Discussione:Linus Pauling: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Notifica di fonti modificate che necessitano di revisione) #IABot (v2.0
m Errori di Lint: Tag non chiusi
Riga 147:
{{quote|L'uso forse più controverso dei supplementi di vitamina C riguarda la terapia dei tumori. La medicina ufficiale ha qualche difficoltà ad accettare l'ipotesi che la vitamina C e altri nutrienti possano avere effetti terapeutici positivi sui pazienti malati di cancro. La regola numero uno del pensiero scientifico è quella di avere una mentalità aperta, eppure molti medici reagiscono in modo antiscientifico quando si tratta di affrontare la questione degli integratori alimentari. Nel 1976 Linus Pauling, uno dei più grandi scienziati del ventesimo secolo, due volte Premio Nobel, ha portato la vitamina C alla ribalta riferendo i risultati di uno studio da lui condotto insieme a Ewan Cameron. Pauling e Cameron somministrarono a pazienti malati di cancro in fase terminale 10 g di vitamina C al giorno [rif. Cameron E e Pauling L, ''Supplemental ascorbate in the supportive treatment of cancer: prolongation of survival times in terminal human cancer'' Proc Natl Acad Sci 73, 3685, 1976]. Su cento pazienti in fase terminale, 16 erano ancora in vita dopo un anno. La percentuale può sembrare non significativa, fino a quando però non si osserva il tasso di sopravvivenza nel gruppo di controllo formato da 1000 soggetti. Solo 3 dei 1000 pazienti del gruppo di controllo erano ancora in vita dopo un anno. Cameron fece seguire allo studio originale un'altra ricerca, dalla quale emersero risultati altrettanto impressionanti. L'indagine concludeva 1826 pazienti 'incurabili'. Di questi, 294 ricevettero supplementi a dosi elevate di vitamina C (10 g al giorno). I restanti 1532 pazienti costituirono il campione di controllo. Nell'analisi dei dati i ricercatori scoprirono che i pazienti sottoposti a supplementi di ascorbato avevano una sopravvivenza media (343 giorni) quasi doppia rispetto a quella del gruppo di controllo (180 giorni) [rif. Cameron E e Campbell A, ''Innovation vs. quality control. An "unpublishable" clinical trial of supplemental ascorbate in incurable cancer'' Med Hypothesis 36, 185-189, 1991]. Nonostante i risultati promettenti, i critici hanno prontamente sottolineato che gli studi non erano in doppio cieco e che quindi i benefici osservati potevano essere dovuti all'effetto placebo. Gli studi in doppio cieco predisposti per esaminare (o, come dicono alcuni, per confutare) la valutazione di Pauling non hanno rilevato alcuna differenza significativa tra i benefici apportati dalla vitamina C e quelli dovuti al placebo [rif. Moertel CG, et al., ''High-dose vitamin C versus placebo in the treatment of patients with advanced cancer who have had no prior chemotherapy'' Med Hypothesis 36, 185-189,1991]. Attualmente sembra che la vitamina C sia più efficace nella prevenzione piuttosto che nella terapia dei tumori. Nonostante questo, a mio avviso, tale integrazione è indicata per i malati di cancro sia per la frequenza del deficit di questa vitamina in questi pazienti, sia per aumentare le difese immunitarie.|Murray}}
*Al paragrafo ''Le controversie scientifiche'', l'asserzione secondo cui la cura del raffreddore comune non sarebbe possibile con la vit. C si basa solo su 2 tesine del signor Barrett, smentite dall'evidenza dei fatti (i farmaci anti-influenzali contenenti vitamina C abbondano nelle farmacie e l'uso tra la popolazione è ormai una realtà) e smentiti da numerosi autorevoli articoli scientifici (alcuni su Medline, altri su JOM): il più recente su Medline è '''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19660806?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum Vitamin C for the common cold should not be rejected on the basis of old and erroneous articles]''' (la vitamina C per il comune raffreddore non dovrebbe essere rigettata sulla base di articoli vecchi ed erronei), Hemilä H. Dipartimento di Salute Pubblica, Università di Helsinki, Finland ([http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6WH4-4WXRDGY-2&_user=10&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&_docanchor=&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=0a22dfef3a7a788c4222c94ae19b7336 testo]); a smentire S.Barrett ci pensa pure Michael T. Murray nella sua "Guida medica agli integratori alimentari" (ed. Red, 2005, pag. 96):
{{quote|Sono trascorsi vent'anni da quando Linus Pauling scrisse ''Vitamin C and the Common Cold'' (La vitamina C e il raffreddore comune). Pauling basò la sua opinione su diversi studi che mostravano l'estrema efficacia della vitamina C nella riduzione della gravità dei sintomi e della durata del raffreddore. Dal 1970 a oggi, 20 studi in doppio cieco hanno controllato l'asserzione di Pauling (rif. Hemila H, "Vitamin C and the common cold. Br J Nutr 67, 3-16,1992). Tuttavia a dispetto del fatto che tutti gli studi abbiano dimostrato che nel gruppo a cui viene somministrata vitamina C la durata o la gravità dei sintomi sono diminuiti, per una qualche ragione la comunità medica continua a discutere sugli effetti clinici. Un recente articolo apparso sul ''Journal of the American College of Nutrition'' ha portato un pò di luce sulla controversia (rif. Hemila H and Herman, ''Vitamin C and the common cold: a retrospective analysis of Chalmers'' review. J Am Coll Nutr 14, 116-123, 1995)|Murray}}
Poi Murray passa in rassegna vari studi in proposito, e a pag. 97 spiega:
{{quote|Gli argomenti che troviamo nella letteratura medica a sostegno del fatto che la vitamina C non ha alcun effetto sul raffreddore si basano sulle erronee analisi condotte vent'anni fa.}}
Riga 156:
{{quote|La vitamina C svolge molte funzioni che difendono dal cancro, compresa un'azione antiossidante e di protezione dai danni alle strutture cellulari (DNA incluso). Inoltre, aiuta l'organismo a difendersi dall'inquinamento ambientale e dalle sostanze chimiche tossiche, rende più forti le difese immunitarie e ostacola la formazione di composti cancerogeni nell'organismo. L'evidenza epidemiologica di un effetto protettivo contro il cancro da parte della vitamina C è innegabile. Un'assuzione elevata di vitamina C riduce il rischio di pressocché tutte le forme di tumore maligno, compreso il carcinoma dei polmoni, del colon, della mammella, della cervice uterina, dell'esofago, della cavità orale e del pancreas." [rif. Block G., Vitamin C and cancer prevention: the epidemiologic evidence. Am J Clin Nutr 53, 270S-282S, 1991, e Block G., Vitamin C, cancer and aging. Age Ageing 16, 55-58, 1993].|Murray}}
*Murray passa in rassegna alcuni tipi di cancro, facendo il punto della situazione sulla base degli studi specifici su ciascun tipo di tumore:
'' {{quote|'''Cancro ai polmoni''': 9 di 11 ricerche sul ruolo della vitamina C in questo tumore hanno mostrato una riduzione del rischio associata a consumi elevati di vitamina C. Vedi anche conclusioni di Gladys Block, una delle principali autorità americane sul ruolo dell'assunzione di antiossidanti contro il cancro.[rif. Block G., Vitamin C and cancer prevention: the epidemiologic evidence. Am J Clin Nutr 53, 270S-282S, 1991]
{{quote|
'' '''Cancro ai polmoni''': 9 di 11 ricerche sul ruolo della vitamina C in questo tumore hanno mostrato una riduzione del rischio associata a consumi elevati di vitamina C. Vedi anche conclusioni di Gladys Block, una delle principali autorità americane sul ruolo dell'assunzione di antiossidanti contro il cancro.[rif. Block G., Vitamin C and cancer prevention: the epidemiologic evidence. Am J Clin Nutr 53, 270S-282S, 1991]
'''Cancro dello stomaco, dell'esofago e della cavità orale''': 7 degli 8 studi hanno rilevato che un basso introito di vitamina C costituisce un rilevante fattore di rischio. I soggetti con il minore consumo di vitamina C hanno un rischio doppio di sviluppare il tumore rispetto a coloro che ne assumono dosaggi più elevati. Nel cancro dello stomaco tutte le 16 ricerche condotte hanno evidenziato una significativa riduzione del rischio associata a un alto consumo di vitamina C. [rif. Block G., Vitamin C and cancer prevention: the epidemiologic evidence. Am J Clin Nutr 53, 270S-282S, 1991, e Block G., Vitamin C, cancer and aging. Age Ageing 16, 55-58, 1993]
'''Cancro della mammella''': Da una meta-analisi sul ruolo dei fattori alimentari nel cancro della mammella è emerso che il consumo di vitamina C ha la più coerente e statisticamente significativa associazione inversa col rischio di cancro alla mammella. [rif. Howe GR, et al., Dietary factors and risk of breast cancer: Combined analysis of 12-case control studies. J Natl Cancer Inst 82, 561-569, 1990]
'''Cancro della cervice uterina''': aumento drammatico del rischio di cancro se l'assunzione di vitamina C è insufficiente. I livelli inadeguati di vitamina C costituiscono un fattore indipendente di rischio per lo sviluppo della displasia cervicale e del carcinoma in situ. [rif. Wassertheil-Smoller S, et al., Dietary vitamin C and uterine cervical dysplasia. Am J Epid 114, 714-724, 1981, e Romney S, et al., Plasma vitamin C and uterine cervical dysplasia. Am J Ob Gyn 151, 978-980, 1985]
'''Cancro del pancreas''': assunzioni elevate di vitamina C riducono il rischio di cancro pancreatico in 6 studi su 7.
'''Cancro del colon''': 6 studi su 8 dimostrano che un consumo elevato di vitamina C riduce il rischio di questa forma di tumore. IN presenza di basse assuzioni di vitamina C il rischio raddoppia. [rif. Block G., Vitamin C and cancer prevention: the epidemiologic evidence. Am J Clin Nutr 53, 270S-282S, 1991, e Block G., Vitamin C, cancer and aging. Age Ageing 16, 55-58, 1993] In uno studio condotto dal National Cancer Institute (Istituto Nazionale dei Tumori, Usa) è emerso che la vitamina C riduce la formazione delle sostanze cancerogene prodotte dai batteri nel colon. [rif. Schiffman MH, Diet and faecal genotoxicity. Cancer Surv 6, 653-672, 1987.]''|Murray}}
*in riferimento a ''l'allontanamento dal Caltech'': [http://www.nap.edu/readingroom.php?book=biomems&page=lpauling.html quì] si sostiene inoltre che: "He even became reconciled with Caltech, where his eighty-fifth and ninetieth birthdays were marked by special symposia in his honor." Propongo di aggiungerlo a fine pagina, prima del periodo sintattico in cui si parla della morte di Pauling.
*Poi occorrerà aggiungere anche una parte della biografia riguardante il Pauling pacifista.--[[Utente:Giacomot|Giacomot]] <sup>[[Speciale:Emailuser/Giacomot|scrivimi]]</sup> 15:13, 11 ago 2009 (CEST)
Ritorna alla pagina "Linus Pauling".