Anatomia di un rapimento: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Collegamenti esterni: Bot: Aggiungo controllo di autorità (ref) |
|||
Riga 51:
Kingo Gondo, un ricco imprenditore di [[Yokohama]], dopo aver preso in prestito un'ingente somma è in procinto di compiere il passo più importante della propria carriera: acquisire il controllo dell'importante fabbrica di scarpe in cui lavora da sempre estromettendo il resto del consiglio di amministrazione, a lui apertamente ostile. Ma una chiamata al telefono interrompe i suoi progetti: una voce gli comunica che suo figlio Jun è stato rapito e che, se vuole rivederlo vivo, dovrà pagare un riscatto pari a trenta milioni di yen, cosa che gli renderebbe impossibile la scalata azionaria.
L'imprenditore non ha dubbi, e in un primo momento intende pagare il riscatto, ma poco dopo suo figlio riappare nel salotto di casa, poiché il rapitore per sbaglio non ha rapito lui, ma Shinichi, il figlio dell'autista di Gondo, Aoki. Ciò malgrado, il rapitore continua a esigere la somma richiesta, facendosi inoltre beffe di Gondo e della polizia sul fatto che, avendo sbagliato bambino, un suo eventuale arresto si tradurrebbe in una condanna risibile (dal momento che non gli si potrebbero imputare né l'estorsione né l'intimidazione, essendo l'ostaggio una figura estranea alla famiglia Gondo).
Dopo una notte insonne, e pur sapendo che pagando il riscatto sarebbe irrimediabilmente destinato a cadere in rovina, Gondo decide di pagare; la polizia, capitanata dal giovane ma capace ispettore Tokura, organizza un piano per arrestare il rapitore al momento della consegna, ma questi si rivela più furbo del previsto riuscendo a recuperare il riscatto per poi dileguarsi con i suoi due complici dopo aver liberato Shinichi.
Come previsto, il consiglio di amministrazione, venuto a conoscenza del piano iniziale di Gondo, lo sbatte fuori dall'azienda, ma l'opinione pubblica e la stampa si schierano apertamente in suo favore esaltandone la generosità, mentre di contro l'azienda viene boicottata e screditata al punto da finire quasi in bancarotta.
Nel mentre, Tokura e la sua squadra, lavorando sugli scarsi indizi, stringono il cerchio attorno al rapitore e ai suoi complici, fino a trovare il covo dove era stato segregato Shinichi, una residenza estiva nei pressi dell'isola di [[Enoshima]]. All'interno, la polizia rinviene però solo i cadaveri dei due
Non avendo altre piste su cui indagare, Tokura e i suoi uomini decidono, con la complicità della stampa, di celare la notizia del ritrovamento dei corpi, nella speranza di spingere il rapitore a tornare nella casa per accertarsi della morte dei suoi complici; quindi, grazie ad un segnale inviato inconsapevolmente dallo stesso, la polizia restringe le ricerche tra gli studenti di medicina, fino a individuare il sospettato, il giovane Ginjiro Takeuchi. Benché vi siano abbastanza prove per correlarlo al rapimento, tuttavia, Tokura decide di prendere tempo, nella speranza di poterlo incastrare anche per l'omicidio dei complici e mandarlo così nel braccio della morte.
Riga 68:
== Influenza ==
Anche questo film ha influenzato numerosi registi americani. Kurosawa fu il primo a inserire un dettaglio a colori (il fumo rosso dalla ciminiera) in un film in bianco e nero. Il dettaglio fu imitato da [[Francis Ford Coppola]] in ''[[Rusty il selvaggio]]'' e [[Steven Spielberg]] in ''[[Schindler's List - La lista di Schindler|Schindler's List]]''.
In realtà già nel film ''[[La corazzata Potëmkin]]'' di [[Sergej Michajlovič Ėjzenštejn|Ėjzenštejn]] del 1925 la bandiera della nave nel porto di Odessa era colorata (a mano) di rosso.<ref>http://www.davinotti.com/index.php?f=5</ref>
| |||