Boffalora d'Adda: differenze tra le versioni

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Nel [[Medioevo]] appartenne al Vescovo di [[Lodi]], nel [[1600]] Boffalora fu feudo della famiglia Destrieri; nel [[1632]] il feudo passò al marchese Lancellotto Corrado di Lodi; nel [[1662]] il feudo divenne contea a favore di Alfonso Corrado ed infine, nel [[1762]], la contea stessa venne conferita ai Barattieri.
 
In [[età napoleonica]] ([[1809]]-[[1816|16]]) Boffalora fu [[frazione geografica|frazione]] della [[città]] di [[Lodi]], recuperando l'autonomia con la costituzione del [[Regno Lombardo-Veneto]].
 
Nel [[1816]] Boffalora fu inserita nel VII distretto, quello di [[Pandino]], della [[provincia di Lodi e Crema]], allora costituitasi; alla cessazione di questa nel [[1859]], il paese risultò situato nella [[provincia di Milano]] ([[circondario di Lodi]]).
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== Economia ==
Circa il 50% della forza lavoro si sposta a [[Lodi]] o nel [[Milano|capoluogo lombardo]], mentre il rimanente è occupato nell'agricoltura e nell'industria.
Le principali risorse agricole sono difatti costituite da colture di cereali, foraggi e allevamento, sfruttate da alcune aziende.<br />
 
Nell'ambito del secondario, sono presenti un'industria del settore elettrico e una trafileria.