149/12 Mod. 14: differenze tra le versioni
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* granata di ghisa acciaiosa da 149/12-35: di ghisa acciaiosa come quella del [[149/35]].
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</div>La [[canna (armi)|canna]], con rigatura sinistrorsa a 36 rilievi, è rinforzato da un manicotto portante l'[[otturatore (armi)|otturatore]] a cuneo orizzontale ed un anello a circa 5 [[centimetro|centimetri]] dalla [[volata]]. L'aspetto a gradini che la canna quindi assume è il tratto distintivo dell'arma, soprattutto rispetto al simile [[149/13]]. Il manicotto e l'anello sono parte della slitta su cui poggia la canna. La slitta abbraccia la culla, sulla quale scorre, tramite due guide laterali; nella culla sono posizionati il [[freno di sparo]] a controasta centrale ed a scanalature nel cilindro ed il recuperatore idropneumatico, accessibili tramite la caratteristica piastra frontale. La culla è incavalcata sull'[[affusto]] su orecchioni molto arretrati. Il sistema di puntamento è formato da un [[alzo]] a tamburo
Il ''Mod. 16'' ha un carriaggio appositamente progettato da Ansaldo per l'impiego in terreno montuoso, con carreggiata ridotta a 1,23 m e ruote di solo 1000 mm di raggio; le sale delle due ruote hanno inoltre nell'affusto due alloggiamenti per lato: in posizione normale le sale sono inserite nell'alloggiamento superiore (altezza dal suolo: 1030 mm), permettendo una elevazione tra 0° e 45°; inserite negli alloggiamenti più in basso, consentono una maggiore distanza dal suolo (1060 mm) e la possibilità di rinculare ad elevazioni tra +25° e °65°, permettendo di battere agevolmente le posizioni sui versanti delle montagne. Il [[freno di sparo]] è idraulico a controasta con valvola per il ritorno e recuperatore a molla.<ref name = Regio_esercito>[http://www.regioesercito.it/armi/artiglieria/149-12_916.htm Scheda tecnica del Mod. 1918].</ref>
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