La classe operaia va in paradiso: differenze tra le versioni
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Quando ormai tutto sembra perduto, i suoi compagni, grazie al sindacato, riescono a farlo riassumere in fabbrica, alla catena di montaggio, dove Lulù, urlando per farsi sentire al di sopra del rumore assordante dei macchinari, di nuovo in balia dei ritmi frenetici della produzione, racconta ai colleghi di un suo sogno: Militina che tenta, a forza di testate, di fare breccia in un muro al di là del quale vi è una fitta nebbia in cui sono immersi Militina stesso, Massa e tutti gli altri operai.
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Il film è stato girato nella fabbrica Ascensori Falconi di [[Novara]] che, in quel periodo, aveva interrotto la produzione ed era stata anche oggetto di una interrogazione parlamentare del [[Partito Comunista Italiano|comunista]] [[Lucio Libertini]]<ref>[http://www.torinocittadelcinema.it/schedafilm.php?film_id=1415&stile=large La classe operaia va in paradiso. Retroscena di un film novarese]</ref><ref>[http://www.lasinistraquotidiana.it/wordpress/dalla-fabbrica-al-cielo/ Dalla fabbrica al cielo]</ref>.
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Il film fu presentato fuori concorso alla [[Mostra internazionale del cinema libero|Mostra Internazionale del cinema libero]] di [[Porretta Terme]], dove si tenne l'anteprima mondiale. In quell'occasione il regista [[Elio Petri]] e [[Gian Maria Volonté]], al termine della proiezione, si recarono negli stabilimenti della [[DEMM]], storica industria meccanica della cittadina appenninica, a discutere con gli operai l'alienazione e i meccanismi sociali prodotti dalla catena di montaggio.<ref name=uscita>{{Cita web|url=http://edicola.linformazione.com/archivio/2011/20110124/06_BO2401.pdf|titolo=La classe operaia ritorna in paradiso|editore=linformazione.it|autore=Paolo Natalini|data=24 gennaio 2011|accesso=30 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Il [[24 gennaio]] [[2011]], esattamente quarant'anni dopo la sua uscita, il film è stato nuovamente proiettato a [[Porretta Terme]] in occasione della decima edizione del [[Festival del cinema di Porretta Terme|Festival del Cinema di Porretta Terme]], in versione restaurata.<ref name= uscita />▼
== Accoglienza ==
=== Critica ===
Il film suscitò alla sua uscita una forte ondata di polemiche. Presente in sala, il regista [[Jean-Marie Straub]] prese il microfono in pubblico e dichiarò che tutte le copie dovevano essere bruciate seduta stante.<ref>''La classe operaia va in paradiso'', DVD cinema italiano, La cineteca Repubblica-L'Espresso, libretto.</ref>
Il film fu inoltre accolto gelidamente dalla sinistra italiana, sia dalla classe dirigente che dalla critica cinematografica, perché da una parte descrive i sindacalisti come buoni a provocare la ribellione altrui ma in fondo pavidi e corruttibili e dall'altra rappresenta gli studenti di estrema sinistra come semplici parolai astratti. Agli occhi di certa critica dell'epoca "Valido (...) come espressione della tendenza all'imborghesimento effettivamente presente (o, meglio, coltivata) nella classe operaia, Lulù Massa non lo è affatto come rappresentante, tout court, della classe stessa, di cui fornisce una immagine tanto parziale da risultare falsa e mistificante".<ref>{{cita web|url=http://www.lombardia.cisl.it/pagina.asp?ID=5074#.VIRdOTGG98E|titolo=La classe operaia va in paradiso|editore=lombardia.cisl.it|accesso=24 dicembre 2014
=== Riconoscimenti ===
▲Il [[24 gennaio]] [[2011]], esattamente quarant'anni dopo la sua uscita, il film è stato nuovamente proiettato a [[Porretta Terme]] in occasione della decima edizione del [[Festival del cinema di Porretta Terme|Festival del Cinema di Porretta Terme]], in versione restaurata.<ref name= uscita />
*[[Festival di Cannes 1972|1972]] - [[Festival di Cannes]]
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*[[David di Donatello 1972|1972]] - [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
▲** ''Menzione speciale'' - [[Gian Maria Volonté]] (anche per ''[[Il caso Mattei]]'')
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*[[Nastri d'argento 1972|1972]] - [[Nastro d'argento]]
▲** ''David speciale: Per la sua interpretazione'' - [[Mariangela Melato]] (anche per ''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'')
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▲* [[1972]] - '''[[Globo d'oro]]'''
== Note ==
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