Lampada alogena: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche==
[[Image:Halogen.jpg|thumb|Una lampada alogena dietro al filtro UV.]]
Il [[Alogeni|gas alogeno]] ([[iodio]], a volte [[bromo]]) contenuto nel bulbo, per permettere il riscaldamento del filamento fino a oltre {{M|3000||ul=K}}, in modo da aumentare l'[[efficienza luminosa]], e risultante in uno spostamento verso l'alto della [[temperatura di colore]], è presente in quantità giusto sufficiente per catturare il flusso di tungsteno per sublimazione. Per questa ragione viene integrato con l'aggiunta di un [[gas nobile]] (che non partecipa al ciclo alogeno) come l'argon, il [[kripton]] o lo [[xeno]].
 
Il [[tungsteno]] che sublima a causa della temperatura elevata reagisce con il gas alogeno formando un alogenuro di tungsteno.
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Notare che un aumento eccessivo della tensione di funzionamento di una data lampadina, aumentando troppo il flusso di evaporazione del tungsteno, e mancando sufficiente gas alogeno per la ricombinazione, ha effetti negativi sulla sua durata.
 
Poiché il filamento, per permettere la reazione chimica tra il tungsteno e lo iodio, deve essere mantenuto a una temperatura di circa {{M|3000||ul=K}}, il bulbo non viene realizzato con vetro amorfo, come nelle altre lampadine a incandescenza, ma con [[quarzo|quarzo fuso]], che ha una [[Cristallo|struttura cristallina]], resiste a temperature più elevate e resiste anche all'alta pressione.
 
==Svantaggi e rimedi==
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==Variazioni==
[[Image:Halogen lamp operating.jpg|thumb|Una lampada alogena, operante senza il vetro di protezione.]]
Le lampade alogene sono disponibili anche con effetto xeno, in pratica il vetro al quarzo della lampada viene trattato e assume una colorazione bluastra, che permette di modificare la temperatura colore della lampadina, portandola più vicina al bianco, in modo simile alle lampadine xeno, questo effetto porta anche a un leggero aumento delle luminosità della lampadina (in media si attesta sui {{M|4500||ul=K}}, a differenza delle alogene che si attestano sui {{M|3500||ul=K}}).
 
Recentemente sono state introdotte lampade alogene con filamenti migliorati o alimentazione a controllo elettronico (integrato nel bulbo stesso) che hanno consentito un incremento di resa del 40% circa, rispetto alle alogene convenzionali.
Inoltre sono disponibili anche con le stesse forme delle lampadine a incandescenza e presentano temperature di esercizio paragonabili. Risulta evidente il vantaggio in termini di risparmio energetico, senza rinunce in fatto di qualità o design.
 
Esistono lampade alogene alimentate direttamente dalla rete elettrica a {{M|230||ul=V}}, in genere di potenza elevata fino a {{M|1000||ul=W}}.
Altri modelli, molto piccoli e adatti a illuminazioni localizzate e di arredo, sono alimentate a 12V o a 24V ([[bassissima tensione]]) per mezzo di un [[trasformatore]]. In questo caso la lunghezza della linea a bassa tensione deve essere limitata a pochi metri per contenere la caduta di tensione entro valori accettabili.