Locomotiva FS 835: differenze tra le versioni

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{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento =
|Dimensioni=lunghezza: {{M|9 160|m|mul=mm}};<br />larghezza: {{M|2 910|m|mul=mm}};<br />altezza: {{M|4 205|m|mul=mm}}.
|Capacità =
|Scartamento = 1&nbsp;435 mm
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|Passo_tra_carrelli =
|Passo_dei_carrelli =
|Peso_In_Servizio = {{M|45,3||ul=t}}
|Peso_Aderente = 45,3 t
|Peso_Vuoto = 40 t
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|Superficie_riscaldamento = 78,22 (vedi il testo)
|Superficie_surriscaldamento =
|Pressione_in_caldaia= {{M|12||ul=bar}}
|Potenza_Massima= 272 [[Chilo (prefisso)|k]][[Watt|W]]
|Potenza_Continuativa =
|Forza_di_trazione_massima= {{M|56|k|Nul=kN}}
|Forza_allo_spunto=
}}
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[[File:Rimessa ferroviaria pistoia 41.jpg|thumb|Insieme della locomotiva FS 835.088 nel [[Deposito locomotive di Pistoia|Deposito rotabili storici di Pistoia]] il 20 marzo [[2010]]. La macchina è priva dei fanali, di parte del biellismo e delle targhe di costruzione e di immatricolazione.]]
 
Le locomotive del gruppo 835 FS erano [[Macchina a vapore|macchine]] a [[vapore saturo]] con una [[Caldaia a tubi di fumo|caldaia]] dotata in origine di un fascio tubiero costituito da 164 tubi e con una superficie di riscaldamento di {{M|74,18||ul=m2}}, sostituito poi da uno di 168 tubi con superficie di 78,22&nbsp;m²<ref name="Mascherpa1995/19 e 24"/>.
 
Sviluppavano una forza di trazione massima (con scorte al minimo) di {{M|56|k|Nul=kN}}, elevata a 62&nbsp;kN per le macchine a cui, dal [[1927]], era stata aggiunta una zavorra di piombo applicata alle testate<ref name="Mascherpa1995/24"/><ref group=Nota>La massa insufficiente, che specialmente allo spunto generava slittamenti e rendeva difficile spostare le colonne, costituì un problema costante del gruppo. Riferisce il Pedrazzini che era pratica diffusa quella di aggiungere altra zavorra, in genere ceppi di freni usurati che venivano posti sui praticabili, e anche ricostituire spesso le scorte dell'acqua, oltre che per fronteggiare il loro rapido esaurirsi causato dal peculiare regime termodinamico, per aumentare la massa aderente. Ciò arricchì anche l'aneddotica professionale con confronti e goliardate. {{Cita|Pedrazzini, ''Ricordo''|pp.&nbsp;56-57|Pedrazzini2011A}}.</ref>. Il carico per [[Sala montata|sala]] in origine era di {{M|15,1||ul=t}}<ref name="Mascherpa1995/24"/>.
 
Disponevano di una scorta di {{M|5||ul=m3}} d'acqua e di 1,5&nbsp;m³ di carbone, dal 1929 aumentati a 2,4&nbsp;m³ grazie all'ampliamento della carboniera<ref name="Mascherpa1995/24"/>.
 
Le caratteristiche generali di costruzione erano quelle tipiche del tempo: telaio di [[lamiera]] d'[[acciaio]] unita tramite [[Chiodatura|chiodature]] e [[Sospensione (meccanica)#Sospensioni a balestra|sospensioni a balestra]] con [[Bilanciere (meccanica)|bilancieri]] tra le prime due sale<ref name="Mascherpa1995/24"/>.