Van Allen Probes: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche tecniche ==
La missione prevede l'utilizzo di due sonde, indicate come A e B, dotate di un analogo set di strumenti. Il corpo principale di ciascuna sonda ha la forma di un [[prisma]], alto {{M|1,3|-|ul=m}}, a base [[Ottagono|ottagonale]], dal diametro di {{M|1,8|-|ul=m}}. Da esso dipartono quattro [[pannello fotovoltaico|pannelli fotovoltaici]] di forma quadrata, con lato di 0,9 m, che forniscono una potenza di {{M|350|-|ul=watt}}, le aste degli strumenti (di circa 4,6 e 50 m di lunghezza) e le [[antenna|antenne]] per le comunicazioni nella [[banda S]]. Al lancio, la sonda A pesava {{M|591,6|k|gul=kg}}, 129,6 dei quali di strumentazione scientifica, mentre la sonda B {{M|610,6|k|gul=kg}}, appesantita dagli elementi strutturali necessari a sostenere il peso della compagna nella manovra di lancio.<ref name=struttura>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 8-10|cid=press-kit}}.</ref>
 
Ciascuna sonda è stabilizzata a singolo spin con circa 5 rotazioni al minuto e [[propulsione spaziale|spinta]] da un sistema di otto [[motori a razzo]] [[Razzo a propellente liquido|a propellente liquido]] (nello specifico, [[idrazina]]), ognuno dei quali in grado di generare una spinta di {{M|0,9|-|ul=N}}.<ref name=struttura/>
 
Le sonde percorrono le proprie [[orbita geocentrica|orbite geocentriche]] in circa 9 ore, con una quota di [[perigeo]] compresa tra 500 e 675&nbsp;km e quella di [[apogeo (astronomia)|apogeo]] compresa tra 30.050 e 31.250&nbsp;km. L'[[inclinazione orbitale]] dovrebbe essere di 10° e comunque non superiore ai 18°. Esigenze di puntamento dei pannelli fotovoltaici, inoltre, richiedono che l'asse di rotazione delle sonde sia mantenuto tra i 15 e 27° dal Sole.<ref name=orbita>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 7-8|cid=press-kit}}.</ref>
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* Relativistic Proton Spectrometer (RPS)
 
L'''Energetic Particle, Composition, and Thermal Plasma Suite'' (ECT) si compone a sua volta di tre elementi: gli [[spettrometro|spettrometri]] MagEIS e HOPE e il [[telescopio]] REPT. Loro scopo è misurare le proprietà - [[Vettore (fisica)|il modulo e la direzione]] della [[velocità]] e la composizione - delle particelle presenti nelle fasce di Van Allen. Lo strumento è sensibile ad [[elettrone|elettroni]] e [[ione|ioni]] con [[energia]] compresa tra {{M|1|-|ul=eV}} e {{M|10|M|eVul=MeV}} ed è in grado di riconoscere ioni di [[idrogeno]], [[elio]] ed [[ossigeno]].<ref>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 13-15|cid=press-kit}}.</ref>
 
L'''Electric and Magnetic Field Instrument Suite and Integrated Science'' (EMFISIS) si compone di due [[magnetometro|magnetometri]] distinti, posizionati alle estremità di due aste di tre metri di lunghezza. Obiettivo dello strumento è misurare la propagazione di onde nel [[plasma (fisica)|plasma]] che compone le fasce di Van Allen e contribuire a spiegare sia i fenomeni di accelerazione delle particelle, sia quelli che conducono alla loro progressiva de-energizzazione e fuga nello spazio.<ref>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 16-17|cid=press-kit}}.</ref>
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Il ''Radiation Belt Storm Probes Ion Composition Experiment'' (RBSPICE) è sviluppato per misurare la [[corrente ad anello]] che si manifesta nelle fasce di Van Allen durante le [[Tempesta solare|tempeste geomagnetiche]].<ref>{{Cita web |url=http://legacy.ingv.it/roma/attivita/geomagnetismo/tempeste/correnteanello.html |titolo=La Corrente ad Anello |autore=Paola De Michelis |opera=Magnetismo terrestre |editore=Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia |accesso=4 settembre 2012}}</ref> Lo strumento è anch'esso uno spettrometro.<ref>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 13 e 20|cid=press-kit}}.</ref>
 
Infine, il ''Relativistic Proton Spectrometer'' (RPS) rileverà protoni con un'energia compresa tra {{M|50|M|eVul=MeV}} e {{M|2|G|eVul=GeV}}, i cosiddetti protoni relativistici, che costituiscono un pericolo per la sopravvivenza dei satelliti spaziali e degli esseri umani operanti nella regione di spazio delle fasce di Van Allen.<ref>{{Cita|NASA, ''Press Kit''|pp. 13 e 21|cid=press-kit}}.</ref>
 
== Obiettivi scientifici ==