Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni

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Partecipò in seguito alla [[Battaglia di Celaya]], ma dopo, in [[Battaglia di León (1915)#Presa di Duarte e Trinidad|quella di Trinidad]], commise un altro errore tattico ingiustificabile: il 12 maggio 1915, dopo la vittoria villista nello scontro del Cerro de la Cruz, prologo della Battaglia di La Trinidad, non si sa per quale motivo uscì da un bosco in cui si era nascosto al comando di 1000 cavalieri e, completamente sbronzo, si lanciò alla carica delle truppe di [[Álvaro Obregón]], trincerate nell'[[hacienda]] La Loza, forti di [[cavalleria]], [[fanteria]], [[Trincea|trincee]] e [[Mitragliatrice|mitragliatrici]]. La carica fu selvaggia, coraggiosa, i cavalli raggiunsero le trincee e le saltarono mentre molti difensori venivano uccisi a revolverate ma nulla poterono contro le mitragliatrici e il maggior numero di uomini cui si trovavano di fronte. Dovettero pertanto ritirarsi e dei 1000 uomini iniziali 300 erano morti, di cui 80 erano ''Dorados'' della scorta personale di Villa. Fierro si era salvato ma aveva una gamba ferita e, rientrato alla base coperto di polvere e di sangue, Villa decise di fucilarlo; cosa che non avvenne solo perché essendo ferito venne messo sul [[treno ospedale]] e mandato a Chihuahua in convalescenza.
 
La sua impresa militare più brillante avvenne appena dopo la guarigione, durante la [[Battaglia di Aguascalientes]]: il 26 giugno, prima della battaglia, Villa mise lui e [[Canuto Reyes]] al comando di una brigata di cavalleria di 3000 uomini che partì da [[Peñuelas (Messico)|Peñuelas]], con il compito di aggirare l'esercito nemico, avanzare a sud verso [[Città del Messico]] tagliando le comunicazioni e i rifornimenti di Obregón con la capitale e [[Veracruz]], base dei carranzisti. Poi raggiungere il [[Morelos]] (territorio [[Zapatismo|zapatista]]) per recuperare il villista [[Roque González Garza]], ex presidente della Convenzione decaduto e rimasto tagliato fuori dai suoi compagni in seguito alle disastrose sconfitte subite da Villa a [[Celaya]] e a La Trinidad. L'operazione riuscì alla perfezione, con Fierro che [[Battaglia di León (1915)|occupa]] [[León (Guanajuato)|León]] il 3 luglio, isolando Obregón dalla capitale, distrugge le ferrovie da cui arrivano i suoi rifornimenti e si congiunge alle truppe di Roque, portandolo sano e salvo a Torreón il 18 agosto, dopo oltre 1000 km percorsi in territorio nemico, combattendo contro un nemico 10 volte superiore e con gli effettivi praticamente intatti.
 
=== "El carnicero" ===