Archelon ischyros: differenze tra le versioni
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=== Storia della scoperta ===
[[File:Big fossil turtle.jpg|thumb|left|Scheletro di ''A. ischyros'', presso l'Università di Manitoba|alt=A black and white photo of the turtle skeleton and a man standing next to it for scale. The man appears to be about half the size of the display]]
L'[[Esemplare tipo|esemplare]] [[Olotipo|olotipico]], YPM 3000, venne raccolto nelle Pierre Shale lungo il fiume Cheyenne, nella [[Contea di Custer (Dakota del Sud)|Contea di Custer]], [[South Dakota]], in terreni risalenti al [[Campaniano|tardo Campaniano]], dal paleontologo americano George Reber Wieland, nel 1895, e descritto da quest'ultimo l'anno successivo sulla base di uno scheletro per lo più completo ma sprovvisto di cranio. L'esemplare venne nominato ''Archelon ischyros'',<ref name=wieland1896/> il cui nome generico significa, in [[greco antico]], ἀρχη/''arkhe'' ossia "primo/antico", e chελώνη/''chelone'' ossia "tartaruga". Il nome specifico, ''ischyros'' deriva invece da ἰσχυρός/''ischyros'' ossia "potente". Wieland inserì l'animale all'interno della [[famiglia]] [[Protostegidae]], che all'epoca comprendeva solo i più piccoli ''[[Protostega]]'' e ''[[Protosphargis]]''.<ref name=wieland1896/> Quest'ultimo è ora stato riclassificato nella famiglia [[Cheloniidae]].<ref>{{cita web|sito= fossilworks.org|
Nel 1900, Wieland descrisse una seconda specie, ''A. marshii'', da resti raccolti nel 1898 dal paleontologo americano [[Othniel Charles Marsh]], a cui si riferisce il nome specifico, sulla base del fatto che la parte inferiore del carapace (piastrone) era più spessa e l'[[Omero (anatomia)|omero]] era più dritto.<ref name=wieland1900/> Tuttavia, nel 1909, Wieland lo riclassificò come ''Protostega marshii''. Nel 1902, un terzo esemplare per lo più completo fu raccolto lungo il fiume Cheyenne.<ref name=wieland1909/> Nel 1953, il paleontologo svizzero Rainer Zangerl divise Protostegidae in due famiglie: [[Chelospharginae]] e [[Protosteginae]]; al primo fu assegnato ''[[Chelosphargis advena|Chelosphargis]]'' e ''[[Calcarichelys]]'' e mentre al secondo ''Archelon'' e ''[[Protostega]]''.<ref name=zangerl/> Nello stesso studio, ''Protostega copei'' dal Kansas, descritta per la prima volta da Wieland nel 1909 e nominata in onore di [[Edward Drinker Cope]], che per primo eresse la famiglia Protostegidae,<ref name=wieland1909/> fu riclassificata al genere ''Archelon'', come ''A. copei''.<ref name=zangerl>{{Cita libro|url=https://www.biodiversitylibrary.org/item/25267#page/34|nome=R.|cognome=Zangerl|anno=1953|titolo=The Vertebrate Fauna of the Selma Formation of Alabama. Part III: The Turtles of the Family Protostegidae|serie=Fieldiana: Geology Memoirs|volume=3|numero=3|editore=Chicago Natural History Museum|pp=78–79, 128–130}}</ref> Tuttavia, nel 1998, ''A. copei'' fu trasferito al nuovo genere, ''[[Microstega]]'', come ''M. copei''.<ref name=hooks>{{Cita pubblicazione|nome=G. E.|cognome=Hooks III|anno=1998|titolo=Systematic Revision of the Protostegidae, with a Redescription of ''Calcarichelys gemma'' Zangerl, 1953|rivista=Journal of Vertebrate Paleontology|volume=18|numero=1|pp=85–98|doi=10.1080/02724634.1998.10011036}}</ref> Nel 1992, un quarto e il più grande esemplare finora, soprannominato "Brigitta", venne ritrovato nella [[contea di Oglala Lakota]], nel South Dakota. L'esemplare oggi risiede nel [[Museo di storia naturale di Vienna]].<ref name=derstler/>
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== Paleoecologia ==
[[File:The American journal of science (1909) (18126252706).jpg|thumb|Scheletro visto in norma laterale]]
''Archelon'' abitava le basse acque del [[Mare interno occidentale|Mare Interno Occidentale]];<ref name=hoganson/> il fondale marino fangoso e privo di ossigeno era probabilmente, in media, non più di 180 metri (600 piedi) sotto la superficie.<ref name=fossilmuseum/> Il Dakota del Cretaceo superiore era completamente sommerso nella sottoprovincia interna settentrionale, un'area caratterizzata da un clima che variava da moderato a freddo, in cui erano abbondanti [[Plesiosauria|plesiosauri]], [[Hesperornithes|hesperornitiformi]] e [[Mosasauroidea|mosasauri]], in particolare ''[[Platecarpus]]''. Non ci sono prove fossili della migrazione dei vertebrati tra le province settentrionali e meridionali. Sebbene gli [[squali]] fossero generalmente più comuni nella provincia meridionale,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=E. L.|cognome=Nicholls|nome2=A. P.|cognome2=Russell|anno=1990|titolo=Paleobiogeography of the Cretaceous Western Interior Seaway of North America: the Vertebrate Evidence|rivista=Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology|volume=79|numero=1–2|pp=162–166|doi=10.1016/0031-0182(90)90110-S|bibcode=1990PPP....79..149N}}</ref> sono stati ritrovato diversi squali anche nelle Pierre Shale, tra cui ''[[Squalus]]'', ''[[Squalicorax]]'', ''[[Pseudocorax]]'' e ''[[Cretolamna]]''.<ref name=hoganson/> Altri grandi pesci predatori includono gli [[Ichthyodectiformes|ichthyodectidi]], come ''[[Xiphactinus]]''.<ref name=fossilmuseum/> Nella stessa regione vi è un ricco assemblaggio di invertebrati, che include una gran varietà di molluschi, come gli [[ammoniti]] ''[[Placenticeras|Placenticeras placenta]]'', ''[[Scaphites|Scaphites nodosus]]'', ''[[Didymoceras]]'' e ''[[Baculites|Baculites ovatus]]'', bivalvi come il grande ''[[Inoceramus]]''<ref>{{
Mentre il mare si ritirava progressivamente verso sud, è possibile che ''Archelon'' non riuscì a migrare con esso. La crescente minaccia alle uova e ai piccoli da parte di nuove specie marine o di mammiferi potrebbe aver portato all'estinzione dell'animale, e alla scomparsa dei giganteschi protostegidi, che sembra coincidere con la crescita nelle dimensioni dei dermochelidi.<ref name=wieland1909/> I protostegidae sono più o meno assenti nei depositi [[Maastrichtiano|Maastrichtiani]], alla fine del Cretaceo, e probabilmente si estinsero a causa del repentino raffreddamento,<ref name=weems>{{Cita pubblicazione|nome=R. E.|cognome=Weems|anno=1988|titolo=Paleocene turtles from the Aquia and Brightseat Formations, with a Discussion of their Bearing on Sea Turtle Evolution and Phylogeny|rivista=Proceedings of the Biological Society of Washington|volume=101|numero=1|p=144|url=https://www.researchgate.net/publication/236103438}}</ref> a cui le altre tartarughe furono in grado di sopravvivere grazie ad alcune loro capacità di [[termoregolazione]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=A. D.|cognome=Gentry|nome2=J. F.|cognome2=Parham|nome3=J. A.|cognome3=Ebersole|anno=2018|titolo=A New Species of ''Peritresius'' Leidy, 1856 (Testudines: Pan-Cheloniidae) from the Late Cretaceous (Campanian) of Alabama, USA, and the Occurrence of the Genus within the Mississippi Embayment of North America|rivista=PLoS One|volume=13|numero=4|p=e0195651|pmc=5906092|pmid=29668704|doi=10.1371/journal.pone.0195651}}</ref> Tuttavia, alcuni fossili delle Pierre Shale del Kansas, di età Maastrichtiana potrebbero essersi erosi milioni di anni fa, ed è possibile che ''Archelon'' sia sopravvissuto al Maastrichtiano.<ref name=everhart/>
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