Caffè decaffeinato: differenze tra le versioni
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Per ovviare a questi inconvenienti, sono state messe a punto tecniche per estrarre la caffeina dal caffè, pur mantenendone soddisfacenti proprietà organolettiche.
Sono numerosi i metodi utilizzati per decaffeinare il caffè. L'estrazione attuale per l'ottenimento della caffeina pura viene operata direttamente su chicchi di caffè. Il solvente maggiormente utilizzato nell'industria è l'[[anidride carbonica]] [[Stato supercritico|supercritica]] (a circa {{M|31|ul=°C}} e {{M|7,3|ul=MPa}}). In passato veniva usato il [[diclorometano]] per via del suo basso punto di ebollizione, ma è stato abbandonato per la sua pericolosità (è un solvente di classe [[IARC]] 2B, classe "ritenuto [[cancerogeno]] potenziale per l'uomo"). Dopo l'evaporazione del solvente, la caffeina viene purificata e utilizzata nell'industria chimica, alimentare e farmaceutica.
Il più immediato e tradizionale dei metodi prevede invece le seguenti fasi<ref name="book_Eins">{{Cita web |titolo=Einstein al suo cuoco la raccontava così |autore=Robert L. Wolke |accesso=9 maggio 2019 |url= https://books.google.it/books?id=WjM2K-loJIQC&pg=PA172 }}</ref>:
# Il caffè crudo (non ancora tostato) viene trattato con un solvente (
# Il caffè così decaffeinato viene trattato a vapore, per eliminare completamente il solvente;
# Infine, viene essiccato e tostato (> 200 °C), affinché torni all'iniziale grado di umidità.
Fonti critiche affermano che: il lavaggio del chicco di caffè ne
L'estrazione con l'anidride carbonica supercritica viene condotta inumidendo inizialmente i chicchi con vapore e acqua fino ad avere 30-40% di umidità che gonfia il chicco facilitando l'estrazione; quindi passano in appositi estrattori a colonne insieme con l'anidride carbonica. Negli estrattori industriali la temperatura e la pressione arrivano rispettivamente fino a 40-80 °C e a 120-180 atmosfere, quindi il flusso di CO<sub>2</sub> estrae la caffeina dai chicchi, che successivamente sono separati ed essiccati. La CO<sub>2</sub> satura di caffeina passa in un secondo sistema pressurizzato dove la caffeina viene recuperata per mezzo di una diminuzione di temperatura o pressione oppure per mezzo di carbone attivo.
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