Stigmate: differenze tra le versioni

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Il 14 aprile [[1542]] ricevette le stigmate delle [[Cinque Piaghe]], e successivamente anche quelle della corona di spine. Secondo i racconti, le cinque ferite erano luminose.<ref name=Turi /><ref>{{cita web|url=http://www.domenicani.it/Santi_e_sante/caterinadericci.htm|titolo=Santa Caterina de'Ricci|autore=[[Ordine dei Frati Predicatori]]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305182949/http://domenicani.it/santi_e_sante/caterinadericci.htm|dataarchivio=5 marzo 2016}}</ref>
 
I segni rimasero visibili sul suo [[corpo incorrotto]], che riposa nella [[basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de' Ricci]], a [[Prato (Italia)|Prato]].
 
Nel [[2003]], [[papa Giovanni Paolo II]] ricordò le stimmate di santa Caterina<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2003/september/documents/hf_jp-ii_spe_20030921_bishop-prato_it.html|titolo=Messaggio al Vescovo di Prato in occasione del 350° della fondazione della Diocesi.|autore=[[papa Giovanni Paolo II]]|citazione=Come non ricordare, ad esempio, Santa Caterina de’ Ricci, grande mistica domenicana del XVI secolo, vissuta proprio nel convento del quale si celebrano i cinquecento anni di fondazione? Contemplando i misteri di Cristo, il celeste Sposo della cui passione essa portava impressi nel corpo i segni, cercò di aderire pienamente al Vangelo praticando con eroismo spirituale tutte le virtù cristiane. La sua memoria, insieme a quella di altri Santi e Beati che hanno arricchito la Chiesa di Prato, continui ad essere di esempio per l’intera Comunità diocesana e insieme di stimolo per quanti sono alla ricerca della verità ed anche per coloro che, troppo preoccupati delle cose del mondo, non sanno innalzare lo sguardo al cielo.}}</ref>: