Assassin's Creed: Odyssey: differenze tra le versioni
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Di ritorno da Elpenore, questi le rivela di aver sempre saputo che Nicolao era il suo patrigno e le affida un'altra missione: uccidere Myrrine. La mercenaria rifiuta ed Elpenore fugge. Kassandra si reca quindi a [[Delfi]] per chiedere alla [[Pizia]] dove si trovi Myrrine; qui incontra [[Erodoto]], che riconosce nell'arma che la mercenaria porta con sé la Lancia di Leonida, e decide di aiutarla nelle sue missioni. La Pizia parla alla Misthios di una misteriosa fratellanza, la Setta di Cosmos, che ha commissionato l'eliminazione della sua intera famiglia; Kassandra rintraccia e uccide dunque Elpenore, membro anch'egli dell'organizzazione, e utilizza il suo travestimento per introdursi di nascosto a una riunione della Setta. Qui, scopre che la Setta di Cosmos è un potente ordine di guerrieri e politici provenienti da tutta la Grecia, il cui scopo è prenderne possesso fomentando la guerra del Peloponneso, creando di proposito il caos tra la popolazione per ergersi poi a salvatori del mondo greco; inoltre, incontra Deimos, il suo fratello minore scomparso, che è stato allevato dalla Setta ed è divenuto un guerriero fortissimo e senza scrupoli al suo servizio.
Kassandra intraprende dunque un viaggio per tutta la Grecia, vendicandosi dei membri della Setta e ripulendo il mondo dalla loro corruzione; di tutti questi membri stessi lascia in vita solo Lago, membro che è stato semplicemente schiavizzato dalla Setta stessa e che avendo un'intera famiglia a volerlo di nuovo con sé deve sopravvivere così da poter anche aiutare la stessa Kassandra nella sua ancora aperta ricerca. Durante il suo viaggio combatte di volta in volta per Sparta o per [[Atene]], incontrando figure come [[Pericle]], [[Aspasia]], [[Ippocrate]], [[Socrate]], [[Alcibiade]] e [[Aristofane]]. Dopo aver avvertito Pericle della minaccia rappresentata dalla Setta di Cosmos, la Misthios si ritrova in una Atene messa in ginocchio dalla peste, evento che favorisce la stessa Setta nel raggiungere l'indebolito padre della democrazia, uccidendolo per mano di Deimos. Anche Febe, che aveva raggiunto Atene poco prima, viene uccisa dai sicari della Setta di Cosmos, costringendo la Misthios ad abbandonare la polis ateniese insieme ad Aspasia, compagna di Pericle e successivo bersaglio dei cospiratori. Dopo questi eventi, Kassandra riesce a ricongiungersi con Myrrine, scappata da Sparta dopo la tragica notte della presunta morte dei suoi due figli, ora a capo dell'isola di Nasso dopo aver intrapreso per un po' la vita del pirata. La Misthios aiuta la ritrovata madre ad eliminare la minaccia di Paro, l'isola rivale di Nasso, prima di tornare a Sparta per
Tornate a Sparta, la Misthios smaschera uno dei due re, Pausania, come membro della Setta, uccidendolo, ma arrivando successivamente allo scontro con Deimos durante una battaglia tra spartani e ateniesi a [[Pilo]], venendo però catturato dalla Setta e scoprendo che anche [[Cleone]], leader di Atene dopo la morte di Pericle, era un loro membro. Kassandra evade di prigione e grazie all'aiuto di Socrate, Aristofane, Alcibiade e Brasida (vecchio generale spartano e amico della famiglia del Misthios) riesce prima ad uccidere gli ultimi membri della Setta rimasti prima di Cleone, poi smascherare la corruzione di quest'ultimo e subito dopo a ucciderlo sul campo di battaglia nei pressi di [[Anfipoli]]. Nello scontro, Brasida viene ucciso da Deimos, ma quest'ultimo viene ferito gravemente da una freccia scoccatagli alle spalle, venendo ritenuto morto dalla Misthios. Kassandra e Myrrine si recano nuovamente sul monte Taigeto per mettersi una volta per tutte il loro tragico passato alle spalle, scoprendo con enorme sorpresa che Deimos, che Myrrine continua a chiamare in qualità di sua madre Alexios, era sopravvissuto e là ad aspettarli. Qui madre e figlia tentano con ogni loro parola di riportare il secondogenito alla ragione convincendolo che la Setta lo ha sempre usato e che la colpa era di essa se l'oracolo aveva pensato che doveva essere gettato dalla cima di quel monte, ma questo tentativo si rivela più volte inutile. Qui Kassandra, ricordandosi di aver già detto a sua madre Myrrine che era troppo tardi per salvare Alexios e che quindi non c'era ragione di prometterlo, affronta il fratello minore e riesce alla fine a prevalere su di lui grazie alla lancia del nonno Leonida e ad ucciderlo facendogli fare una caduta analoga a quella fatta con l'oracolo a quel tempo. Dopo alcuni momenti di esasperazione, Myrrine si convince che in fin dei conti Kassandra ha fatto la cosa giusta poiché, siccome la figlia non riusciva a promettere di salvare Alexios dalle grinfie della Setta, vuol dire che ha riconosciuto la sua malvagità dapprima e ha lavorato sodo per fermarla e salvare così la sua famiglia. Kassandra e Myrrine decidono di passare una serata insieme al ricongiunto padre adottivo Nicolao e al fratello adottivo Stentore (tutti e due lasciati in vita poiché Kassandra aveva convinto Nicolao a parlare con Stentore perché non credesse che siccome aveva per un po' di tempo abbandonato le battaglie per Sparta era una traditrice) a cenare nella casa natale dell'intera famiglia e nonostante il fratello naturale Alexios sia ormai deceduto, tutti quanti capiscono che la famiglia è già riunita così com'è e quindi felici più che mai iniziano una nuova vita tutti insieme.
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