Edoardo Daneo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Laureato in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Torino]] nel 1872, dopo aver svolto il ruolo di consigliere comunale a Torino dal 1884 al 1914, fu deputato per molte legislature, [[Ministero di grazia e giustizia|sottosegretario al Ministero della giustizia]], [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] nel [[Governo Sonnino II]], nel [[Governo Salandra I]] e [[Ministri delle Finanze del Regno d'Italia|Ministro delle Finanze]] nel [[Governo Salandra II]]<ref>[http://www.comune.torino.it/cgi-bin/cimiteri/personaggio.pl?ID=136 Ricerca personaggio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Come ministro della Pubblica Istruzione nel secondo governo Sonnino presentò un disegno di legge sull'istruzione elementare, che non poté essere discusso alla Camera per la caduta del governo, ma che fu poi ripreso dal suo successore [[Luigi Credaro]] e che diventò legge il 4 giugno 1911 (nota come legge Daneo-Credaro), con la quale fu compiuto il primo passo della statalizzazione della scuola, che venne sottratta alla gestione dei Comuni per essere affidata ad un Consiglio scolastico provinciale, e che venne resa obbligatoria anche per i militari e i detenuti analfabeti. [[Massoneria in Italia|Massone]], nel 1889 fu eletto [[Maestro venerabile]] della [[Loggia massonica|Loggia]] "Pietro Micca-Ausonia" di Torino<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp.91-92.</ref>, "ma nel 1906 in occasione delle elezioni si fece appoggiare dai cattolici, per tale motivo fu espulso dalla massoneria pur rimanendo il suo operare in ambito laico."<ref>''La Massoneria nella Grande Guerra'', a cura di Aldo A. Mola, Bastogi, Roma, 2016, p. 255 n. 20.</ref> <ref>"Il G.'. M.'. d'Italia, applicando l'art. 126 delle Costituzioni, ha escluso dalla Massoneria i "fratelli": Avv. Adolfo Bona. Avv. [[Giacinto Cibrario]], ''senatore''. Avv. Edoardo Daneo, ''deputato''. Achille Durio. Ing. Cesare Frescot. [[Angelo Rossi (1838-1913)|Angelo Rossi]], ''senatore'', Avv. [[Tommaso Villa]], ''deputato'', perché alleandosi coi clericali per le imminenti elezioni amministrative in Torino, vennero meno ai principi fondamentali ed all'indirizzo dell'Ordine, che neanche ai fratelli inattivi è lecito violare.", ''Processi Verbali della Giunta del Consiglio dell'Ordine'', 214a Adunanza, Giovedì 25 gennaio 1906, citato in: Ferdinando Cordova, ''Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908'', Carte Scoperte, Milano, 2011 , p. 229.</ref>.
 
==Note==