Alberto Quadrelli: differenze tra le versioni
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In virtù dei miracoli di guarigione occorsi dopo la morte del Vescovo Alberto Quadrelli, fu eretta la chiesa a lui dedicata a Castione Lodigiano (1229) (MANFREDI, ''Esempi domestici di santità proposti ai lodigiani''). Fu proclamato santo nei primi anni che seguirono la sua scomparsa perché ''uomo onesto, sapiente e religioso, largamente corredato di buoni costumi, in tutto timorato e molto devoto a Dio''.
[[File:Lodi - cattedrale - tomba di Sant’Alberto Quadrelli.jpg|thumb|La tomba di Sant'Alberto Quadrelli nel [[duomo di Lodi]]]]
Il corpo fu dapprima sistemato in un avello di sasso protetto da cancelli di ferro, sotto all'altare a lui dedicato, e poi fu traslato il 23 novembre 1588 ad opera di Mons. [[Ludovico Taverna]], Vescovo di Lodi (su disposizione di Mons. Bossi, Vescovo di Novara, e Visitatore Apostolico per la Diocesi e la città di Lodi, contenuti negli atti della sua visita pastorale. Cfr. C. VIGNATI, p.56 nota 2), e collocato in un decente avello di marmo. Ora il suo corpo è conservato nella cripta del Duomo, mentre l'osso della tibia si trova dal 1856 nella chiesa di Sant'Alberto a Rivolta d'Adda, edificata nel 1731 nel luogo in cui vi fu la sua casa.
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