Matteo 6: differenze tra le versioni
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La prima parte di questo capitolo, [[Matteo 6,1]]–[[Matteo 6,18|18]], evidenzia l'espressione della pietà, riferendosi a tre espressioni della pietà nella cultura ebraica, ovvero l'elemosina, la preghiera personale ed il digiuno.<ref name= Talbert >Talbert, Charles H. 2010 ''Matthew'' {{ISBN|0-8010-3192-3}} pp. 87–91.</ref> In questa parte del capitolo, talvolta indicata col nome di [[discorso sull'ostentazione]], Gesù dimostra di appoggiare gli insegnamenti tradizionali dell'ebraismo ma egli precisa come la pietà non debba essere ostentazione e debba essere idealmente condotta in segreto. Egli si scaglia infatti contro coloro che praticano la pietà davanti al loro pubblico e poi non fanno niente per compiacere Dio.
[[Matteo 6,19]]–[[Matteo 6,34|34]] riguarda invece i possedimenti, le priorità e la fiducia.<ref name= Talbert /> La prima parte in [[Matteo 6,19]]–[[Matteo 6,24|24]] ha tre elementi su due tesori, due occhi e due
Nell'analisi di [[John Wesley]] del discorso della montagna, il capitolo 5 delinea "la somma di tutta la vera religione", permettendo a questo capitolo di rendere nel dettaglio "le regole di buona intenzione che dobbiamo perseguire nelle nostre azioni, senza mischiarle coi desideri terreni o cure ansiose per il necessario alla vita" e il [[Matteo 7|capitolo seguente]] fornisce le "precauzioni contro gli ostacoli della religione".<ref>Wesley, J., [http://wesley.nnu.edu/john-wesley/the-sermons-of-john-wesley-1872-edition/sermon-21-upon-our-lords-sermon-on-the-mount-discourse-one/ Sermon 21, Upon Our Lord's Sermon on the Mount: Discourse One], accessed 10 August 2019</ref> Wesley inoltre analizza il capitolo 6 come segue:
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