Maki Engineering: differenze tra le versioni

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La prima monoposto, battezzata M101, adottava soluzioni tecniche piuttosto convenzionali per l'epoca, con un telaio [[monoscocca]] in [[alluminio]], un voluminoso ''airscope'' alle spalle dell'abitacolo e radiatori in posizione avanzata, alloggiati dentro pance laterali piuttosto larghe e lunghe. Il motore era un [[motore V8|V8]] [[Ford Cosworth]] DFV da 465 [[Cavallo vapore|cv]] (associato a un cambio [[Hewland]] FG400), mentre le gomme erano [[Firestone (azienda)|Firestone]]; entrambe le forniture erano state ottenute grazie ai buoni uffici di Ganley. La livrea era perlopiù bianca e praticamente priva di sponsor: sull'avantreno e ai lati del cofano motore campeggiava il disco solare mutuato dalla [[bandiera del Giappone]].
 
La M101F101, dopo essere stata presentata alla stampa al Carlton Hotel di [[Londra]], venne testata per la prima volta il 23 marzo 1974 sul [[circuito di Goodwood]] dal secondo pilota Hayami, palesando fin da subito i propri limiti. L'aerodinamica era mal concepita, soprattutto per via delle dimensioni molto generose della presa ''airscope'' e dell'estrema avvolgenza del cofano motore corto, che lasciava scoperta parte del propulsore: ciò "sporcava" i flussi d'aria diretti all'alettone posteriore, pregiudicandone il corretto rendimento. In aggiunta la vettura era instabile (si faticava a tenerla dritta in rettilineo e si doveva decelerare considerevolmente per affrontare le curve) e gravemente sovrappeso, con una massa di 725 kg laddove il valore minimo regolamentare era di 575 kg. PeraltroL'assenza ladi sufficienti sfiati voluminosasulla carrozzeria rendeva anche inefficiente il sistema di raffreddamento, esponendo il motore a un pericoloso surriscaldamento.
 
Ganley si mise d'impegno per cercare di migliorare la vettura, mettendo anche a disposizione della squadra un garage presso la sua residenza in [[Inghilterra]], ma dovette far fronte a una cronica carenza di materiali e all'imperizia del personale tecnico: gli unici cambiamenti apportati alla vettura consistettero in un alleggerimento dell'insieme, un arretramento dei radiatori (con conseguente riduzione in larghezza delle pance laterali) e una modifica deldi ''airscope'' e cofano motore, così da "pulire" un minimo il flusso d'aria diretto al retrotreno e migliorare il raffreddamento.

La macchina (risiglata F101B) rimase tuttavia afflitta da gravi problemi d'assetto, tanto che a giugno il pilota (che aveva iniziato la stagione al volante della [[March Engineering|March]]) si rifiutò di portarla al debutto al [[Gran Premio di Svezia 1974|Gran Premio di Svezia]]; un mese prima la Maki aveva già tentato di iscriversi al [[Gran Premio di Monaco 1974|GP di Montecarlo]], ricevendo però una risposta negativa.
 
L'esordio agonistico avvenne in occasione delle prove del [[Gran Premio di Gran Bretagna 1974|27º Gran Premio di Gran Bretagna]], sul [[circuito di Brands Hatch]]; Ganley non riuscì però a qualificarsi per la gara, ottenendo il 32º tempo a 4 secondi dal poleman [[Niki Lauda]] (i posti disponibili in griglia erano solo 25).
 
In vista del successivo [[Gran Premio di Germania 1974|Gran Premio di Germania]] la Maki apportò nuove modifiche alla monoposto, nel tentativo di renderla più veloce e sicura. Né l'uno né l'altro obiettivo furono raggiunti e Ganley fu anzi protagonista di un incidente durante le prove di qualificazione,: incidenteal cheprimo posegiro dilanciato, fattomentre fineaffrontava allauna suacurva carrieraa didestra pilotanel esettore alldell'avventuraHatzenbach, una sospensione della Makimonoposto si ruppe di schianto, mandando la macchina a sbattere violentemente contro il guard-rail, per quellapoi stagionerimbalzare (con l'avantreno distrutto) e terminare la corsa contro la barriera opposta. Il pilota neozelandese riportò gravi fratture a entrambe le gambe: l'incidente ''de facto'' pose fine alla sua carriera in Formula 1.
 
Nel 1975Scoraggiata, la Maki decise di non presentarsi alle successive gare del 1974 e di proseguire lo sviluppo della monoposto. Un anno dopo, con il modello denominato F101C (o F101-02), riuscì nell'impresa, in occasione del debutto stagionale, di qualificarsi per il suo primo gran premio. Non si trattò però di una qualifica conquistata per merito quanto dall'ammissione alla corsa di tutti i 25 partecipanti alle prove di qualificazione. Sul [[circuito di Zandvoort]], in occasione del 23º Gran Premio di Olanda, il pilota giapponese [[Hiroshi Fushida]] aveva terminato infatti le prove con un distacco di ben 13 secondi dal poleman [[Niki Lauda]]. La Maki non riuscì comunque a schierarsi sulla griglia a causa della rottura del motore [[Ford Cosworth]].
 
Fushida tentò, senza successo, la qualificazione anche al [[Gran Premio di Gran Bretagna 1975|28º Gran Premio di Gran Bretagna]], disputato sul circuito di Silverstone. Anche in questo caso il distacco dal poleman, [[Tom Pryce]], risulto molto alto: circa sette secondi.