Cerano d'Intelvi: differenze tra le versioni
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La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Veglio è un imponente edificio che s'innalza su una piccola altura fuori dal centro abitato. La chiesa ha linee barocche sia all'esterno che nella decorazion interna delle cappelle. La navata è ornata da un altare in stucchi della scuola di Diego Carloni e da una tela attribuita a Giulio Quaglio. Nascosta dietro la prima cappella laterale a destra è possibile ammirare quel che resta della chiesa medievale della primitiva abside [[Romanico lombardo|romanica]] del XII secolo con lesene arricchite da semicolonne, finestrelle a doppi strombatura e coronameno di archetti e dentelli<ref>{{Cita web|url=https://www.romanicomo.it/ceranointelvi.htm|titolo=RomaniCOMO|sito=www.romanicomo.it|accesso=2020-03-21}}</ref>. Sulle sue pareti si possono ammirare i più antichi affreschi della valle del XIV secolo raffiguranti scene della Passione di Cristo.
[[File:Valleintelvidacasasco II.jpg|sinistra|miniatura|Il lago di Como e, sulla destra, il Monte San Zeno con in vetta l'omonima chiesa]]
La chiesa di San Zeno fu eretta nel XII secolo sulla cima del monte omonimo per sciogliere un voto fatto nel momento del pericolo, da un gruppo di maestri comacini che, tornando alla loro valle da Verona dove lavoravano alla Basilica di San Zeno, furono sorpresi da una burrasca sul lago. Colpita da un fulmine a metà degli anni '50 del XX secolo che ne distrusse il campanile e parte del tetto, la chiesa è rimasta allo stato di rudere per molti anni. Grazie al lavoro di un comitato, il "Comitato pro San Zeno - Una chiesa per il III millennio", la chiesa è stata nuovamente ricostruita e restituita al culto nell'anno 2000; da segnalare che sulla finestra della facciata principale della chiesa è stata posizionata una nuova campana, denominata "campana dei giovani", benedetta in piazza San Pietro il giorno 27 maggio 1998 da Giovanni Paolo II. Nel mese di luglio 2013 sono iniziati i lavori per la ricostruzione dell'eremo adiacente alla chiesa, terminati l'anno successivo. Il 22 agosto 2015 la chiesa è stata riconsacrata con una solenne cerimonia presieduta dal vescovo di Como Diego Coletti.
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