Attilio Imolesi: differenze tra le versioni

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Dopo aver fatto il meccanico d'automobili, agli inizi del primo conflitto mondiale si arruolò volontario e fece domanda per la scuola di pilotaggio alla fine del 1915. Fu assegnato da soldato alla [[Sezione Difesa Rimini-Riccione]] per contrastare le incursioni degli idrovolanti [[Impero austroungarico|austro-ungarici]], ma sebbene questo lo portasse a prestare servizio in retrovia e a pochi chilometri da casa, chiese di raggiungere il fronte e fu trasferito nel novembre 1916 alla [[79ª Squadriglia]]. Promosso [[caporale]], il 26 aprile 1917 a bordo del suo [[Nieuport 17]] matricola 2142 abbatté il suo primo avversario in uno scontro nel cielo di [[Gradisca]], combattendo al fianco di [[Francesco Baracca]]. Un mese più tardi, il 26 maggio, perse di vista in una nube su [[Nabresina]] il biposto che stava scortando e venne colpito dall'antiaerea: con il motore spento riuscì a riguadagnare le coste italiane e ad atterrare in emergenza in una palude.
 
Dopo alcuni scontri senza esito il sottufficiale ottenne due vittorie il 26 settembre presso [[Asiago]], abbattendo un biposto austroungarico[[Hansa-Brandenburg edC.I]] il suoaustroungarico cacciadella di[[Flik scorta21]]. Il 13 dicembre 1917 ottenne la sua quarta vittoria nel cielo di [[Ghertele]] in coppia con il suo compagno Ciotti ed il [[tenente]] Andrea Costantini, della 2ª Sezione SVA, e sempre insieme a Ciotti l'11 gennaio seguente presso [[Crosara (Marostica)|Crosara]] ottenne il suo quinto abbattimento ed il conseguente titolo di "asso"; il suo sesto ed ultimo successo fu ottenuto il 14 gennaio 1918 sulla [[Valstagna]], ma il 14 marzo il suo [[Nieuport 27]] precipitò durante un volo a bassa quota, forse per il cedimento dell'attacco della pedaliera. Imolesi urtò con il capo contro la [[culatta]] della mitragliatrice e morì all'ospedale di [[Marostica]] dove era stato portato privo di conoscenza.
 
==Onorificenze==