Rialto (Italia): differenze tra le versioni

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Con la dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] il territorio di Rialto rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo [[Savona]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fece parte del I Cantone, capoluogo Finale, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del V Cantone delle Arene Candide nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al [[Primo Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[Dipartimento di Montenotte]].
 
Nel 1815 Rialto fu inglobato nelnella [[provincia di Albenga]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name="Comune di Borghetto Santo Spirito-Storia">{{cita web|url=http://www.borghettosantospirito.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=17043&idCat=17044&ID=17044&TipoElemento=categoria|titolo=Fonte dal sito del Comune di Borghetto Santo Spirito-Storia|accesso=9 aprile 2014}}</ref>, così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di [[Finalborgo]] del [[circondario di Albenga]] facente parte della [[provincia di Genova]]; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel [[circondario di Savona]] e, infine, sotto la neo costituita [[provincia di Savona]].
 
Settantadue furono i soldati rialtesi partiti per il fronte nella [[prima guerra mondiale]]<ref name="Comune Storia">{{cita web|url=http://www.comune.rialto.sv.it/detail.php?ID=56|titolo=Comune di Rialto-Cenni storici|accesso=31 ottobre 2012}}</ref>, mentre nelle fasi conclusive del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto bellico]] anche questo piccolo comune montano dovette subire rastrellamenti (il primo è datato al 13 luglio 1944<ref name="Comune Storia"/>) da parte dei soldati tedeschi e fascisti per i sempre più numerosi movimenti partigiani in loco (Distaccamento "Rabagliati" al comando di Genesio Rosolino, un pescatore di [[Oneglia]]<ref name="Comune Storia"/>) e nella valle. Un fatto relativo di nota e tragico accadde il 2 febbraio del 1945<ref name="Comune Storia"/> quando due colonne della controbanda fascista, favoriti dalla neve, piombarono in piena notte nell'accampamento partigiano di Pian dei Corsi sparando all'impazzata tra le tende: si contarono 11 vittime, uno degli episodi più gravi dell'intera valle<ref name="Comune Storia"/>.