Calce: differenze tra le versioni
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ovvero, si ottiene ossido di calcio (C<small>a</small>O, detta anche calce viva) e si libera [[anidride carbonica]] (CO<sub>2</sub>).
La calce estratta dai forni di cottura può essere messa direttamente in [[commercio]] come calce viva in zolle. Più spesso viene trasformata in idrato ([[Idrossido di calcio|calce spenta]]) secondo la reazione esotermica:
: <chem>CaO + H2O -> Ca(OH)2</chem>
ovvero, con l'aggiunta di [[acqua]] (H<sub>2</sub>O) all'[[ossido di calcio]] (C<small>a</small>O) si ottiene un biidrossido di calcio (C<small>a</small>(OH)<sub>2</sub>, detta anche calce spenta).
Lo spegnimento può avvenire secondo 2 modalità:
* per aspersione: con apporto d'acqua strettamente necessario alla reazione. Si usa acqua atomizzata ed in pressione, favorendo la formazione di una polvere (fior di calce), venduta in sacchi, utilizzata per malte e [[Pittura a calce|pitture a calce]].
* per immersione: con apporto d'acqua sovrabbondante alla reazione. Viene denominata "in grandi acque" e si realizza in cantiere in grandi vasche dal bordo alto, onde evitare incidenti poiché la reazione è altamente esotermica e la produzione di calore è tale da determinare l'ebollizione dell'acqua. Terminata questa fase, prima della totale evaporazione dell'acqua, si coprono le zolle con uno strato di sabbia. La calce spenta così ottenuta è chiamata grassello (di colore bianco, densa e untosa) e non può essere utilizzata prima di 15 giorni per le malte per muratura e 3 mesi per le malte per intonaci.
Può capitare, però, che alcuni grumi di calce viva finiscano con lo spegnersi dopo l'impiego, producendo con il loro aumento di volume rigonfiamenti e disgregamenti, spesso circolari. Questo è il fenomeno dei calcinaroli e si presenta quando si usa grassello non invecchiato o calce idrata difettosa.
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