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La Palestina rivendica quale sua [[capitale (città)|capitale]] [[Gerusalemme Est]], già in mano giordana dal 1948 e sotto controllo israeliano dal '67 ([[Status di Gerusalemme]]). I ministeri e il centro del governo si trovano a [[Ramallah]], in [[Cisgiordania]].
Il capo di Stato è il presidente [[Mahmoud Abbas]], mentre il governo è guidato dal premier [[Mohammad Shtayyeh]].
== Territorio e sovranità ==▼
Lo Stato di Palestina è tuttora privo di un'organizzazione statuale tipica, senza un [[esercito]] regolare, e rimane sotto [[occupazione militare]] di [[Israele]].▼
Lo Stato di Palestina dovrebbe esercitare sovranità su [[territori palestinesi]] (la [[Cisgiordania]], [[Gerusalemme Est]] e la [[Striscia di Gaza]]), che confinano con la [[Giordania]], con [[Israele]] e con l'[[Egitto]]. ▼
In seguito alla fine del [[mandato britannico della Palestina]], dalla nascita dello [[Israele|Stato Ebraico]] ([[1948]]), i territori del proposto Stato Arabo sono stati occupati militarmente dall'[[Egitto]] (Gaza) e dalla [[Transgiordania]] (Cisgiordania) a seguito della [[prima guerra arabo-israeliana]] con la mancata accettazione del [[piano di partizione della Palestina|piano di partizione]] votato dall'ONU. A seguito della [[guerra dei sei giorni]] del [[1967]], i territori palestinesi sono [[territorio occupato|occupati]] da Israele (così come il [[Golan]] siriano).▼
L'OLP ha proclamato l'independenza dello Stato di Palestina all'interno dei confini del [[1967]] ([[linea verde (Israele)|linea verde]]), ma di fatto non ha avuto controllo su di essi se non in poche zone, poiché esercitava sovranità relativa solo su alcune aree interne. Tutti i confini esterni dello Stato di Palestina, compreso quello terrestre fra [[Gaza]] ed [[Egitto]], restano sotto controllo israeliano. ▼
=== Cisgiordania ===▼
La [[Cisgiordania]] è suddivisa in tre zone di giurisdizione in base agli [[accordi di Oslo II]]: la zona A sotto totale controllo dell’[[Autorità Nazionale Palestinese]], la zona B a controllo misto e la zona C sotto controllo israeliano<ref>Laura Canali, [http://www.limesonline.com/la-cisgiordania-dei-coloni/32077 ''La Cisgiordania dei coloni'' - Limes]</ref>▼
=== Gerusalemme Est ===▼
La sovranità del popolo palestinese su Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme est è riconosciuta dall'[[ONU]], ma gli [[Accordi di Oslo]] tra Israele e [[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] escludono [[Gerusalemme Est]] dal processo di autonomia dei territori palestinesi occupati gestito dall'[[Autorità palestinese]]. Di fatto la parte orientale di Gerusalemme è sotto giurisdizione d'Israele, così come gli [[insediamenti israeliani]] in Cisgiordania, mentre ampie zone della stessa sono sotto il controllo dell'[[Autorità Nazionale Palestinese|ANP]] e, dal [[2005]], dopo il [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|ritiro unilaterale israeliano]] nell’ambito della politica detta “''terra in cambio terra, pace in cambio di pace''” del governo di [[Ariel Sharon]]<ref>Cfr. in [[Sandro Magister]], [http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/44271.html ''“Terra in cambio di terra”: l’esperto di Sharon svela il suo piano di pace'']. ''L’esperto è [[Sergio Della Pergola]], il maggior studioso mondiale di demografia dell’ebraismo. L’identità del popolo d’Israele all’origine del piano. Col Vaticano come modello, per il futuro di Gerusalemme'' - L'Espresso</ref>, ▼
Per questo le sedi governative palestinesi sono situate a [[Ramallah]].▼
=== Striscia di Gaza ===▼
A seguito del ritito unilaterale di Israele da Gaza nel 2005 e della vittoria di [[Hamas]] alle [[Elezioni legislative in Palestina del 2006|elezioni legislative del 2006]], la striscia di Gaza resta sotto parziale [[blocco navale]] (è consentita la pesca mentre il transito delle merci via terra è regolato ai valichi di confine sia da parte israeliana sia da quella egiziana), terrestre e [[Zona d'interdizione al volo|aereo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.usatoday.com/news/world/2008-12-27-israel-palestine_N.htm|titolo=Amid Gaza violence, a new task for Obama|editore=[[USA Today]]|data=29 dicembre 2008|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/International/WireStory?id=6536195&page=2|titolo=Israeli Troops Mobilize as Gaza Assault Widens|editore=[[ABC News]]|data=28 dicembre 2008|lingua=en}}</ref><ref name="washingtonpost.com">{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/06/17/AR2007061701357.html|titolo=Gaza Straining At Egypt's Door|editore=[[The Washington Post]]|data=18 giugno 2007|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1043980.html|titolo=Gaza aid groups recycle border wall rubble for water and housing projects|editore=[[Haaretz]]|data=5 dicembre 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090204112430/http://www.haaretz.com/hasen/spages/1043980.html|dataarchivio=4 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>[http://www.jadaliyya.com/pages/index/8807/is-gaza-still-occupied-and-why-does-it-matter Is Gaza still occupied?]</ref> ▼
Israele continua a fornire energia elettrica a Gaza.<ref>Solo in minima parte l'elettricità è prodotta con generatori [https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-5077162,00.html ''Israel to supply electricity to Gaza sewage treatment facility'' - ynetnews.com]</ref><ref>[https://www.reuters.com/article/us-israel-palestinians-power/israel-reduces-power-supply-to-gaza-as-abbas-pressures-hamas-idUSKBN1931XK ''Israel reduces power supply to Gaza, as Abbas pressures Hamas'' - Reuters.com]</ref><ref>[https://www.aljazeera.com/news/2017/06/israel-agrees-pa-demand-reduce-gaza-electricity-170612113824644.html ''Israel agrees to PA request to reduce Gaza electricity'' - Al Jazeera.com]</ref><ref>[http://www.al-monitor.com/pulse/fr/originals/2017/05/israel-hamas-gaza-strip-electricity-bill-arab-states.html#ixzz5VMEibXvX ''For now, Israel stuck paying Gaza's electric bill'' - al-monitor.com]</ref>▼
Dal 2007, la [[striscia di Gaza]] è governata da [[Hamas]], un'organizzazione a carattere politico e paramilitare di ispirazione [[islamismo|islamista]], riconosciuta come organizzazione di matrice terrorista dall'[[Unione europea]].<ref>Posizione comune del Consiglio UE 2005/847/PESC del 29 novembre 2005</ref>Solo nel [[2011]] Hamas ha accettato di rientrare nell'Autorità Nazionale Palestinese, pur mantenendo un proprio profilo autonomo.▼
== Riconoscimento internazionale ==▼
{{C|la parte relativa al riconoscimento ufficiale va controllata attentamente, si tende a far passare l'idea che sia riconosciuto lo Stato di Palestina e si paragonano il numero dei paesi che hanno rapporti diplomatici con Israele (tra l'altro dando un ingiusto rilievo alla cosa), l'unica differenza affatto trascurabile risiede nel fatto che Israele è Stato membro dell'ONU a pieno titolo, la Palestina no! Lo è solo in qualità di "Stato osservatore non membro", quindi le è roconosicuta questa qualità come ad esempio la differenza tra Stato Città del Vaticano e la Santa Sede, quest'ultima anch'essa Stato osservatore non membro! Quindi un conto è parlare di un soggetto di diritto internazionale, un conto è uno Stato membro riconosciuto a pieno titolo e l'Italia non riconosce lo Stato di Palestina nel senso proprio del termine ma solo la rappresentante dell'ANP, tanto è vero che per quanto concerne i visti fa riferimento l'ambasciata e il consolato italiano per Israele a Tel Aviv. [https://www.repubblica.it/esteri/2017/12/07/news/l_ambasciatrice_di_palestina_italia_riconosca_stato_palestinese_e_sua_capitale_gerusalemme_est_-183409682/]|Geografia|ottobre 2018}}▼
Al 2018, la Palestina è riconosciuta come Stato da 137 membri dell'ONU, mentre non è riconosciuta da altri 50.▼
Nella qualità di "Stato osservatore" alle Nazioni Unite, lo Stato di Palestina è riconosciuto come soggetto di diritto internazionale, ufficialmente da 138 Stati, tra cui molti stati sviluppati (come [[Italia]], [[Francia]], [[Spagna]], [[Brasile]], [[Russia]], [[Giappone]], [[India]] e [[Cina]]) e dall'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] entro i confini dei territori giordani ed egiziani che furono occupati da Israele nel [[1967]] ([[Cisgiordania]], [[Striscia di Gaza]], [[Gerusalemme Est]])<ref>{{cita web|url=http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/67/L.28|titolo=Testo ufficiale delle Nazioni Unite del 28 novembre 2012}}</ref>.▼
{{chiarire|Questo dato rappresenta un numero maggiore di quello degli Stati che nel mondo riconoscono o hanno rapporti diplomatici normali, attualmente, con lo Stato di Israele (minori di quelli che votarono a favore nel 1948)}}. Non riconoscono - tra gli stati più importanti - lo Stato di Palestina, ma solo un'entità politica non statuale palestinese: [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Germania]], [[Australia]], [[Canada]] e [[Regno Unito]]. Sono 136 (escluso Israele, ma anche altri stati non ostili ma diplomaticamente isolati, come [[Taiwan]] e il [[Kosovo]]) gli Stati che riconoscono una rappresentanza diplomatica palestinese. Israele ha riconosciuto una rappresentanza dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] solo dal [[1993]] al [[2001]]. L'ultimo contatto diplomatico ufficiale con Israele è avvenuto nel 2003. L'Italia mantiene una rappresentanza [[Consolato (diplomazia)|consolare]] situata a Gerusalemme Est, ma non ha effettuato scambi ufficiali di [[Ambasciatore|ambasciatori]] con la Palestina, mantenendo tuttavia il rappresentante diplomatico palestinese in Italia.▼
Alcuni Stati riconoscono ufficialmente i confini del 1967, mentre altri non si pronunciano. Altri ancora ritengono accettabili solo i confini del [[1947]] ([[guerra arabo-israeliana del 1948|guerra arabo-israeliana]]), mai attuati, o - non riconoscendo Israele - considerano i confini della Palestina [[Mandato|mandataria]] come gli unici legittimi. La situazione è complicata dall'annessione unilaterale di [[Gerusalemme Est]] da parte di Israele e la [[colonizzazione]] [[ebraica]] delle aree di "[[terra di nessuno]]" che si estendevano lungo la "[[Linea Verde (Israele)|linea verde]]".▼
== Storia ==
=== Palestina storica ===
{{vedi anche|Palestina|Storia degli ebrei|Regno di Gerusalemme}}
Il termine "Palestina" ("terra dei [[filistei]]", antico popolo indoeuropeo che abitò la regione litorale della [[terra di Canaan]], in epoca biblica) fu coniato nella forma attuale latina dai [[Impero romano|romani]] - per contrapposizione al nome [[Giudea]] o, precedentemente, [[Regno d'Israele]] (zona anticamente nota come [[terra di Canaan]]) - allo scopo di contrastare il sentimento di ribellione e il risorgere del nazionalismo israelita.{{cn}}
Ciò avvenne specialmente dopo la [[guerra giudaica]] del [[70 d.C.]], al termine della quale gli eserciti dell'imperatore [[Vespasiano]] e del figlio [[Tito (imperatore)|Tito]] distrussero quasi totalmente [[Gerusalemme]]. La ribellione al [[provincia romana|governo provinciale]] di [[Roma]] e alla dinastia vassalla degli [[dinastia erodiana|erodiani]] venne stroncata, causando l'inizio della [[diaspora]] ebraica. Il cambio di nome da ''[[Giudea (provincia romana)|Iudaea]]'' a ''Syria Palaestina'', e il cambio del nome di Gerusalemme che venne rifondata come città romanizzata, col nome di [[Aelia Capitolina]], fu deciso dall'imperatore [[Publio Elio Adriano]] nel 135, alla fine dell'ultima guerra giudaica.
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Nel [[2009]], Gerusalemme Est è stata capitale della cultura araba. La città è gemellata dal [[1982]] con la città di [[Fez (Marocco)|Fez]] in [[Marocco]].
▲== Territorio e sovranità ==
▲Lo Stato di Palestina è tuttora privo di un'organizzazione statuale tipica, senza un [[esercito]] regolare, e rimane sotto [[occupazione militare]] di [[Israele]].
▲Lo Stato di Palestina dovrebbe esercitare sovranità su [[territori palestinesi]] (la [[Cisgiordania]], [[Gerusalemme Est]] e la [[Striscia di Gaza]]), che confinano con la [[Giordania]], con [[Israele]] e con l'[[Egitto]].
▲In seguito alla fine del [[mandato britannico della Palestina]], dalla nascita dello [[Israele|Stato Ebraico]] ([[1948]]), i territori del proposto Stato Arabo sono stati occupati militarmente dall'[[Egitto]] (Gaza) e dalla [[Transgiordania]] (Cisgiordania) a seguito della [[prima guerra arabo-israeliana]] con la mancata accettazione del [[piano di partizione della Palestina|piano di partizione]] votato dall'ONU. A seguito della [[guerra dei sei giorni]] del [[1967]], i territori palestinesi sono [[territorio occupato|occupati]] da Israele (così come il [[Golan]] siriano).
▲L'OLP ha proclamato l'independenza dello Stato di Palestina all'interno dei confini del [[1967]] ([[linea verde (Israele)|linea verde]]), ma di fatto non ha avuto controllo su di essi se non in poche zone, poiché esercitava sovranità relativa solo su alcune aree interne. Tutti i confini esterni dello Stato di Palestina, compreso quello terrestre fra [[Gaza]] ed [[Egitto]], restano sotto controllo israeliano.
▲=== Cisgiordania ===
▲La [[Cisgiordania]] è suddivisa in tre zone di giurisdizione in base agli [[accordi di Oslo II]]: la zona A sotto totale controllo dell’[[Autorità Nazionale Palestinese]], la zona B a controllo misto e la zona C sotto controllo israeliano<ref>Laura Canali, [http://www.limesonline.com/la-cisgiordania-dei-coloni/32077 ''La Cisgiordania dei coloni'' - Limes]</ref>
▲=== Gerusalemme Est ===
▲La sovranità del popolo palestinese su Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme est è riconosciuta dall'[[ONU]], ma gli [[Accordi di Oslo]] tra Israele e [[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] escludono [[Gerusalemme Est]] dal processo di autonomia dei territori palestinesi occupati gestito dall'[[Autorità palestinese]]. Di fatto la parte orientale di Gerusalemme è sotto giurisdizione d'Israele, così come gli [[insediamenti israeliani]] in Cisgiordania, mentre ampie zone della stessa sono sotto il controllo dell'[[Autorità Nazionale Palestinese|ANP]] e, dal [[2005]], dopo il [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|ritiro unilaterale israeliano]] nell’ambito della politica detta “''terra in cambio terra, pace in cambio di pace''” del governo di [[Ariel Sharon]]<ref>Cfr. in [[Sandro Magister]], [http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/44271.html ''“Terra in cambio di terra”: l’esperto di Sharon svela il suo piano di pace'']. ''L’esperto è [[Sergio Della Pergola]], il maggior studioso mondiale di demografia dell’ebraismo. L’identità del popolo d’Israele all’origine del piano. Col Vaticano come modello, per il futuro di Gerusalemme'' - L'Espresso</ref>,
▲Per questo le sedi governative palestinesi sono situate a [[Ramallah]].
▲=== Striscia di Gaza ===
▲A seguito del ritito unilaterale di Israele da Gaza nel 2005 e della vittoria di [[Hamas]] alle [[Elezioni legislative in Palestina del 2006|elezioni legislative del 2006]], la striscia di Gaza resta sotto parziale [[blocco navale]] (è consentita la pesca mentre il transito delle merci via terra è regolato ai valichi di confine sia da parte israeliana sia da quella egiziana), terrestre e [[Zona d'interdizione al volo|aereo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.usatoday.com/news/world/2008-12-27-israel-palestine_N.htm|titolo=Amid Gaza violence, a new task for Obama|editore=[[USA Today]]|data=29 dicembre 2008|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/International/WireStory?id=6536195&page=2|titolo=Israeli Troops Mobilize as Gaza Assault Widens|editore=[[ABC News]]|data=28 dicembre 2008|lingua=en}}</ref><ref name="washingtonpost.com">{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/06/17/AR2007061701357.html|titolo=Gaza Straining At Egypt's Door|editore=[[The Washington Post]]|data=18 giugno 2007|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/1043980.html|titolo=Gaza aid groups recycle border wall rubble for water and housing projects|editore=[[Haaretz]]|data=5 dicembre 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090204112430/http://www.haaretz.com/hasen/spages/1043980.html|dataarchivio=4 febbraio 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>[http://www.jadaliyya.com/pages/index/8807/is-gaza-still-occupied-and-why-does-it-matter Is Gaza still occupied?]</ref>
▲Israele continua a fornire energia elettrica a Gaza.<ref>Solo in minima parte l'elettricità è prodotta con generatori [https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-5077162,00.html ''Israel to supply electricity to Gaza sewage treatment facility'' - ynetnews.com]</ref><ref>[https://www.reuters.com/article/us-israel-palestinians-power/israel-reduces-power-supply-to-gaza-as-abbas-pressures-hamas-idUSKBN1931XK ''Israel reduces power supply to Gaza, as Abbas pressures Hamas'' - Reuters.com]</ref><ref>[https://www.aljazeera.com/news/2017/06/israel-agrees-pa-demand-reduce-gaza-electricity-170612113824644.html ''Israel agrees to PA request to reduce Gaza electricity'' - Al Jazeera.com]</ref><ref>[http://www.al-monitor.com/pulse/fr/originals/2017/05/israel-hamas-gaza-strip-electricity-bill-arab-states.html#ixzz5VMEibXvX ''For now, Israel stuck paying Gaza's electric bill'' - al-monitor.com]</ref>
▲Dal 2007, la [[striscia di Gaza]] è governata da [[Hamas]], un'organizzazione a carattere politico e paramilitare di ispirazione [[islamismo|islamista]], riconosciuta come organizzazione di matrice terrorista dall'[[Unione europea]].<ref>Posizione comune del Consiglio UE 2005/847/PESC del 29 novembre 2005</ref>Solo nel [[2011]] Hamas ha accettato di rientrare nell'Autorità Nazionale Palestinese, pur mantenendo un proprio profilo autonomo.
▲== Riconoscimento internazionale ==
▲{{C|la parte relativa al riconoscimento ufficiale va controllata attentamente, si tende a far passare l'idea che sia riconosciuto lo Stato di Palestina e si paragonano il numero dei paesi che hanno rapporti diplomatici con Israele (tra l'altro dando un ingiusto rilievo alla cosa), l'unica differenza affatto trascurabile risiede nel fatto che Israele è Stato membro dell'ONU a pieno titolo, la Palestina no! Lo è solo in qualità di "Stato osservatore non membro", quindi le è roconosicuta questa qualità come ad esempio la differenza tra Stato Città del Vaticano e la Santa Sede, quest'ultima anch'essa Stato osservatore non membro! Quindi un conto è parlare di un soggetto di diritto internazionale, un conto è uno Stato membro riconosciuto a pieno titolo e l'Italia non riconosce lo Stato di Palestina nel senso proprio del termine ma solo la rappresentante dell'ANP, tanto è vero che per quanto concerne i visti fa riferimento l'ambasciata e il consolato italiano per Israele a Tel Aviv. [https://www.repubblica.it/esteri/2017/12/07/news/l_ambasciatrice_di_palestina_italia_riconosca_stato_palestinese_e_sua_capitale_gerusalemme_est_-183409682/]|Geografia|ottobre 2018}}
▲Al 2018, la Palestina è riconosciuta come Stato da 137 membri dell'ONU, mentre non è riconosciuta da altri 50.
▲Nella qualità di "Stato osservatore" alle Nazioni Unite, lo Stato di Palestina è riconosciuto come soggetto di diritto internazionale, ufficialmente da 138 Stati, tra cui molti stati sviluppati (come [[Italia]], [[Francia]], [[Spagna]], [[Brasile]], [[Russia]], [[Giappone]], [[India]] e [[Cina]]) e dall'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] entro i confini dei territori giordani ed egiziani che furono occupati da Israele nel [[1967]] ([[Cisgiordania]], [[Striscia di Gaza]], [[Gerusalemme Est]])<ref>{{cita web|url=http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/67/L.28|titolo=Testo ufficiale delle Nazioni Unite del 28 novembre 2012}}</ref>.
▲{{chiarire|Questo dato rappresenta un numero maggiore di quello degli Stati che nel mondo riconoscono o hanno rapporti diplomatici normali, attualmente, con lo Stato di Israele (minori di quelli che votarono a favore nel 1948)}}. Non riconoscono - tra gli stati più importanti - lo Stato di Palestina, ma solo un'entità politica non statuale palestinese: [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Germania]], [[Australia]], [[Canada]] e [[Regno Unito]]. Sono 136 (escluso Israele, ma anche altri stati non ostili ma diplomaticamente isolati, come [[Taiwan]] e il [[Kosovo]]) gli Stati che riconoscono una rappresentanza diplomatica palestinese. Israele ha riconosciuto una rappresentanza dell'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina|OLP]] solo dal [[1993]] al [[2001]]. L'ultimo contatto diplomatico ufficiale con Israele è avvenuto nel 2003. L'Italia mantiene una rappresentanza [[Consolato (diplomazia)|consolare]] situata a Gerusalemme Est, ma non ha effettuato scambi ufficiali di [[Ambasciatore|ambasciatori]] con la Palestina, mantenendo tuttavia il rappresentante diplomatico palestinese in Italia.
▲Alcuni Stati riconoscono ufficialmente i confini del 1967, mentre altri non si pronunciano. Altri ancora ritengono accettabili solo i confini del [[1947]] ([[guerra arabo-israeliana del 1948|guerra arabo-israeliana]]), mai attuati, o - non riconoscendo Israele - considerano i confini della Palestina [[Mandato|mandataria]] come gli unici legittimi. La situazione è complicata dall'annessione unilaterale di [[Gerusalemme Est]] da parte di Israele e la [[colonizzazione]] [[ebraica]] delle aree di "[[terra di nessuno]]" che si estendevano lungo la "[[Linea Verde (Israele)|linea verde]]".
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