Castions di Strada: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la frazione di [[Zoppola]] in [[provincia di Pordenone]]|Castions (Zoppola)|Castions}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Castions di Strada<br />{{fur}} Cjasteons di Strade
|Nome ufficiale = Comune di Castions di Strada<br />{{fur}} Comun di Cjasteons di Strade
|Panorama =
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MAP:http://www.communitywalk.com/arte_a_castionsdisud/map/545277
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La chiesa risale al Duecento, poi ricostruita nel 1535; l'edificio ha due aule a pianta rettangolare ed abside semicircolare. La facciata è dominata dalla mole del campanile a pigna, sul quale si aprono quattro bifore romaniche. All'interno si notano le statue dei santi Martino ed Antonio Abate, una pala, una tela raffigurante S. Antonio da Padova ed una crocifisso ligneo.
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Fondata ai tempi del patriarca Paolino d'Aquileia, la chiesa di Santa Maria fu più volte distrutta e ricostruita, fino ad arrivare alla forma attuale, risalente alla prima metà del Cinquecento. Esterna all'abitato presenta in facciata un campanile a vela. L'interno è ad aula unica, rettangolare, con abside poligonale e sovrastata da volta a crociera; l'arco del coro è a sesto acuto. Sulle pareti si notano gli affreschi cinquecenteschi di [[Gaspare Negro]] raffiguranti le storie di S. Biagio e di Maria Maddalena.
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Costruita intorno alla metà del Settecento, fu completata due secoli dopo. Si noti la facciata, estremamente movimentata da numerosi motivi architettonici e completata da cinque nicchie che ospitano le statue dei santi protettori; all'interno si ammirano opere barocche, moderne e contemporanee.
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L'attuale chiesa fu edificata ai primi dell'Ottocento nel luogo dove sorgeva una chiesa preesistente, dedicata a Santa Maria. Ulteriori lavori di ampliamento sono stati condotti nel 1950. Affianca la chiesa il campanile a pianta quadrata (1908). All'interno si notano splendide vetrate di [[Arrigo Poz]], un fonte battesimale seicentesco in pietra con caldaia in rame, un ricco altare maggiore barocco e splendide decorazioni sul soffitto dell'aula e nell'abside.
[[File:portadiluce minto.jpg|thumb|upright=0.7|[[Giovanni Sicuro|Minto]]: "Porta di Luce" opera presso la cappella del cimitero di Morsano]]
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Uno dei simboli religiosi più conosciuti di Castions è la "colone", collocata nel crocevia principale del paese: sopra una colonna portata, secondo la leggenda, da Aquileia, si innalza una statua dell'Immacolata Concezione, sovrastata da un baldacchino metallico in stile barocco. A Morsano sorge la colonna di San Pellegrino, sulla quale il Santo è raffigurato nell'abito tipico dei pellegrini medievali.
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L'Ancona della Madonna delle Grazie è situata nei pressi della parrocchiale: è stata restaurata nel 1985 e riporta raffigurazioni a mosaico rappresentanti il martirio di S. Biagio, S. Giuseppe, e Santi Ermacora e Fortunato e la [[Madonna di Pompei]]. Nel 1985 è stata restaurata una seconda ancona dedicata a S. Martino e gli affreschi, che avevano a soggetto S. Antonio Abate e S. Martino, furono sostituiti da mosaici.
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La cappella è situata all'interno del cimitero di Castions e dispone di una vetrata e di una pala disegnati dal maestro [[Arrigo Poz]]
L'opera è stata eseguita a cura del circolo culturale "Le Risultive" di Morsano di Strada nel 2014<ref>{{Cita web|autore = |url = https://morsano.blogspot.it/2014/04/inaugurata-la-vetrata-e-la-pala-di.html|titolo = Inaugurata la Vetrata e la Pala di Arrigo Poz presso la Cappella di Castions di Strada|accesso = |editore = |data = }}</ref>
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La cappella è situata all'interno del cimitero di Morsano e dispone di una installazione costruita dal [[Giovanni Sicuro|Minto]]
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{{Demografia/Castions di Strada}}
===Lingue
A Castions di Strada, accanto alla [[lingua italiana]], la popolazione utilizza la [[lingua friulana]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/lingua-e-cultura/lingua/|titolo=Lingua e cultura}}</ref>. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'[[Comuni di Lingua Friulana|ambito territoriale di tutela della lingua friulana]] ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.}}</ref>.
===Associazioni===
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Il Corpo Bandistico Comunale "G. Rossini" nasce attorno all'anno 1878. Il 20 settembre del 1882 viene segnalato dal Giornale di Udine come partecipante alle celebrazioni della presa di Roma. Quindi nel 1889 è presente alla festa religiosa di San Felice a Flambro. Nel 1895 si aggiudica il II posto al concorso tenutosi a Udine nel giorno del genetliaco reale.
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Durante gli anni di svolgimento del Palio Donna presso la città di Udine, i tamburi imperiali, che accompagnano sempre la Banda nelle sue esibizioni, erano stati nominati dal Comune di [[Udine]] come tamburi ufficiali del Palio.
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"Lis Mascaris" è un'associazione culturale che si dedica alla creazione di maschere artistiche. Il gruppo ha presentato le proprie maschere nei più prestigiosi carnevali del mondo incluso Rio De Janeiro, Santiago de Cuba e Cento in Italia. "Lis Mascaris" ha vinto più volte il primo premio al concorso internazionale "Maschera d'Argento" di Abano Terme.
==Amministrazione==
===Gemellaggi===
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==Note==
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.bandacastions.it|Corpo Bandistico Comunale "G. Rossini"}}▼
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{{Comuni della provincia di Udine}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Friuli-Venezia Giulia|Udine}}
[[Categoria:Comuni italiani di lingua friulana]]
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