Gherardo Colombo: differenze tra le versioni

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Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], presso la quale si laurea in [[Giurisprudenza]] nel [[1969]]. Nel [[1974]] - dopo aver lavorato per la [[Riunione Adriatica di Sicurtà|RAS]] come supervisore - entra in [[magistratura (diritto)|magistratura]] e, dal [[1975]] al [[1978]]<ref name="treccani">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gherardo-colombo/|titolo=Colombo, Gherardo nell&#039;Enciclopedia Treccani<|accesso=16 settembre 2018}}</ref>, opera in qualità di [[giudice]] nelle udienze della VII sezione penale della Corte di Milano.
[[File:Gherardo Colombo.JPG|left|thumb|Gherardo Colombo]]
 
Dal [[1978]] al [[1989]] è [[giudice istruttore]] e, dal [[1987]] al [[1989]], fa parte della commissione che esamina i materiali riguardanti importanti processi contro il crimine organizzato<ref name="milano">{{cita web|url=https://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/pubcons.nsf/F8E2877F5AF96669C12580D6005476DC/$file/CV_COLOMBO.pdf|titolo=cv colombo - Comune di Milano|accesso=16 settembre 2018}}</ref>; l'analisi di tali procedimenti è situata all'interno della riforma del [[Codice di procedura penale]] da parte del [[Ministero della giustizia|Ministero di grazia e giustizia]]. Dal [[1987]] al [[1990]] partecipa in qualità di osservatore - per conto della [[Società Internazionale di Difesa Sociale]] - alla commissione di esperti per la cooperazione internazionale nella ricerca e nella confisca dei profitti illeciti.
Dal [[1978]] al [[1989]] è [[giudice istruttore]] e, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio Ambrosoli, in particolare nel corso delle indagini sul falso rapimento Sindona<ref>{{cita web|https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/27/quel-soggiorno-con-mafiosi.html|titolo=QUEL SOGGIORNO CON I MAFIOSI}}</ref>, assieme al suo collega [[Giuliano Turone]], dispose la perquisizione domiciliare di tutti i recapiti noti di [[Licio Gelli]]<ref name="Zavoli">{{Cita libro|autore=Corrado Stajano|titolo=I giudici della P2|città=Roma|editore=Mondadori|anno=1983}} In Giovanna Borgese, ''Un Paese in tribunale. Italia 1980-1983'', pp. 23ss.</ref>, "maestro venerabile" della loggia massonica P2. L'operazione si svolse il 17 marzo [[1981]] sia nella villa Wanda ad Arezzo, di proprietà di Gelli, sia in un suo recapito occulto, annotato in un'agendina sequestrata a Sindona poco tempo prima: un ufficio messo a sua disposizione a Castiglion Fibocchi, provincia di [[Arezzo]], dalla ditta Giole del gruppo Lebole. La perquisizione ebbe un risultato clamoroso solo in quest'ultimo ufficio, dove portò alla scoperta della lista di quasi mille iscritti alla loggia [[P2]], nonché di 33 buste sigillate contenenti la documentazione inerente a operazioni di enorme rilievo nazionale gestite dalla loggia segreta attraverso percorsi non trasparenti ed eludendo ogni controllo istituzionale e di opinione pubblica.
 
Dal [[1978]] al [[1989]] è [[giudice istruttore]] e, dal [[1987]] al [[1989]], fa parte della commissione che esamina i materiali riguardanti importanti processi contro il crimine organizzato<ref name="milano">{{cita web|url=https://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/pubcons.nsf/F8E2877F5AF96669C12580D6005476DC/$file/CV_COLOMBO.pdf|titolo=cv colombo - Comune di Milano|accesso=16 settembre 2018}}</ref>; l'analisi di tali procedimenti è situata all'interno della riforma del [[Codice di procedura penale]] da parte del [[Ministero della giustizia|Ministero di grazia e giustizia]]. Dal [[1987]] al [[1990]] partecipa in qualità di osservatore - per conto della [[Società Internazionale di Difesa Sociale]] - alla commissione di esperti per la cooperazione internazionale nella ricerca e nella confisca dei profitti illeciti.
 
Dal [[1989]] al [[1992]] è consulente per la [[Commissione parlamentare d'inchiesta]] sul [[terrorismo]] in [[Italia]], e nel [[1993]] è consulente per la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla [[mafia]]. Dal [[1989]] è [[pubblico ministero]] presso la [[Procura della Repubblica]] di Milano. Fondamentale il suo contributo alle indagini e ai processi nell'ambito dell'operazione ''[[Mani pulite]].''
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È membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi e dell'Advisory Board di Transparency International Italia. È volontario ATS presso il III raggio della Casa Circondariale San Vittore di Milano. È Coordinatore del Comitato per la legalità, la trasparenza e l'efficienza della pubblica amministrazione del Comune di Milano. È presidente o membro di alcuni Organismi di vigilanza. È presidente dell'ente pubblico Cassa delle Ammende. È testimonial dell'Associazione Ancora ONLUS per la cura e il sollievo dei malati e delle loro famiglie. Nel 2016 riceve il Premio Passaggi, assegnato da [[Passaggi Festival]] a personalità che si sono distinte per l'attività di saggistica o per la loro figura morale
 
Nell'aprile 2020 entra a far parte della commisione di inchiesta del comune di Milano sulle morti sospette nel Pio Albergo Trivulzio legate all'emergenza Coronavirus.<ref>{{Cita web|url=https://www.tpi.it/milano/coronavirus-rsa-albergo-trivulzio-scandalo-morti-milano-20200407580837/|titolo=Le 100 morti sospette al Pio Albergo Trivulzio: la punta dell'iceberg di quello che sta succedendo nelle RSA|sito=TPI|data=2020-04-07|lingua=it-IT|accesso=2020-04-08}}</ref>
 
== Filmografia ==