Costantino IX Monomaco: differenze tra le versioni

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Con l'ascesa al trono di [[Romano III Argiro]], la posizione del giovane Costantino migliorò poiché la sua seconda moglie, Elena Scleraina, era nipote del nuovo imperatore<ref name="Norwich, pg. 306">{{Cita|Norvich|p. 306}}.</ref>. All'ascesa di Michele IV, Costantino si schierò con la fazione vicina alla Basilissa [[Zoe Porfirogenita|Zoe]] ma, dopo poco tempo, l'Imperatore, timoroso della vicinanza tra Zoe e Costantino, decise di esiliare quest'ultimo sull'isola di Lesbo<ref name="Kazhdan, pg. 504">{{Cita|Kazhdan|p. 504}}.</ref>.
 
Con la deposizione di [[Michele V Calafato]] e l'ascesa al trono delle due Porfirogenite, [[Zoe Porfirogenita|Zoe]] e [[Teodora Porfirogenita|Teodora]], Costantino fu richiamato dall'esilio e ricevette la nomina a giudice "krites" in una sconosciuta località della Grecia<ref>{{Cita|Finlay|p. 500}}.</ref>. In ogni caso, non raggiunse mai il suo ruolo poiché, dopo appena due mesi di regno congiunto, i rapporti la tra Zoe e Teodora peggiorarono e la stessa Zoe decise di risposarsi nuovamente onde evitare che la sorella potesse aumentare la sua presa sugli affari pubblici<ref>{{Cita|Finlay|p. 499}}.</ref>.
 
Quando Costantino Dalasseno rifiutò il matrimonio e Costantino Atroclite morì, Zoe si ricordò del cortese, raffinato ed affascinante Costantino Monomaco e decise di proporsi a lui: la coppia si sposò 11 giugno del 1042 senza la partecipazione del patriarca Alessio I Studita (la legge canonica disapprovava il terzo matrimonio, specie se riguardava entrambi i coniugi) ed il giorno seguente Costantino fu incoronato Basileus avendo quali colleghi la moglie e la cognata Teodora<ref name="Norwich, pg. 306 e 307">{{Cita|Norwich|pp. 306-307}}.</ref>.
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Colto, amante dei piaceri, generoso, ma anche dilapidatore e piuttosto sospettoso, Costantino fu influenzato pesantemente dalla amante, Maria Scleraina, nipote della sua seconda moglie, e dai famigliari di questa: continuò le epurazioni disposte dalla moglie e dalla cognata, ma, su consiglio di Romano Sclero, fratello di Maria Scleraina, dispose il licenziamento del capace generale [[Giorgio Maniace]]<ref>{{Cita|Norwich|p. 308}}.</ref><ref>{{Cita|Finlay|pp. 505 e 510}}.</ref>.
 
Maniace, tuttavia, non depose il comando militare, anzi si proclamò Basileus: dopo aver ottenuto l'appoggio di truppe variaghe e russe, sbarcò a [[Durazzo]] nel febbraio [[1043]] e mosse alla volta della [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]], dopodiché presso Ostrovo ([[Bulgaria]]), affrontò l'esercito bizantino fedele all'imperatore legittimo; Costantino, privo di soldati di leva e timoroso di reclutare mercenari che avrebbero potuto defezionare, inviò solo distaccamento inferiore a quella di Maniace<ref>{{Cita libro|autore=John F. Haldon, ''|titolo=Warfare, State and Society in the Byzantine World, 565-1204'', |editore=ULC Press, London |città=Londra|anno=2003, |p. =90.</ref>. Agli inizi l'esercito di Maniace sembrò sul punto di vincere, poi però le sorti volsero a favore delle truppe imperiali quando lo stesso Maniace fu ferito e morì<ref name="Norwich, pg. 310 e 311">{{Cita|Norwich|pp. 310-311}}.</ref>.
 
Subito dopo la vittoria, Costantino dovette affrontare l'assedio disposto daidei soldati della [[Rus' di Kiev]], alleatialleata di Maniace, che furono respinti solo grazie all'uso del [[fuoco greco]]; per garantirsi la pace, l'imperatore dovette garantire nuovamente i privilegi commerciali garantiti aialla Rus' e dare in sposa la propria figlia, Anastasia, al principe [[Vsevolod di Kiev]]<ref>{{Cita|Finlay|p. 514}}.</ref><ref>{{Cita|Norwich|p. 311}}.</ref>.
 
[[File:Couronne Monomaque - Musée national hongrois.jpg|miniatura|sinistra|La cosiddetta ''[[Corona di Monomaco]]''. Oltre a Costantino IX, sono rappresentate anche [[Zoe Porfirogenita|Zoe]] e [[Teodora Porfirogenita|Teodora]], entrambe con indosso un [[thorakion]].]]
 
Assai impopolare fu, inoltre, il trattamento privilegiato riservato a Maria Scleraina: la presenza a palazzo della donna, infatti, non solo fece storcere il naso a numerosi esponenti del clero ma irritò ed oltraggiò la popolazione della Capitale, presso la quale era estremamente alto il carisma di Zoe e di Teodora<ref>{{Cita|Norwich|p. 309}}.</ref>.
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==== Politica estera ====
[[File:L'impero bizantino nel 1045.JPG|miniatura|destra|L'impero bizantino nel 1045.]]
In polititicapolitica estera, Costantino IX sostanzialmente adottò una politica pacifista per quanto, proprio durante il suo regno, la pressione delle popolazioni turche ad est, normanne e peceneghe ad ovest iniziò a rafforzarsi e a divenire una realtà costante.
 
Nel 1045, in ossequio ai trattati stipulati da Basilio II, annesse il regno armeno di Ani: tuttavia, tale conquista, lungi dal rappresentare un proficuo ingrandimento dell'impero, servì soltanto ad esporre ulteriormente le frontiere dell'Armenia alle migrazioni turche, specialmente perché non fu accompagnata dal rafforzamento delle guarnigioni mentre il tentativo di conversione forzata degli armeni alla religione ortodossa creò un forte dissenso locale<ref>{{Cita|Norwich|p. 340}}.</ref>.
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==== Amministrazione e rivolte ====
 
La politica interna di Costantino IX fu segnata dalla cesura con il sistema amministrativo e fiscale che aveva caratterizzato i Macedoni e che i loro stessi epigoni, da [[Romano III Argiro]] a [[Michele V il Calafato|Michele V]] avevano nella sostanza mantenuto: in primo luogo l'imperatore, anziché mantenere e proteggere la piccola proprietà militare, decise di assicurarsi il favore della nobiltà e dei grandi proprietari (''[[dynatoi]]'') con la concessione dell'''excusseia'', l'immunità dal pagamento di alcune imposte (specialmente di quella fondiaria) e con l'istituzione della ''[[pronoia]]'', la concessione usufruttuaria di fondi e terreni, con le proprietà ed i contadini (''paroikoi'') che li abitavano, in cambio del servizio di militare dell'usufruttuario e di un numero di soldati proporzionato all'estensione del fondo; tali espedienti, però, segnarono l'inizio del processo di disgregazione della piccola proprietà contadina e del sistema amministrativo-militare dei [[thema|temi]]<ref name="Kazhdan, pg. 504"/><ref>{{Cita|Finlay|p. 504}}.</ref>.
 
Oltre alla nobiltà, fu assai prodigo anche comcon il clero: infatti, nel [[1045]], emanò un editto che, pur imponendo una tassa a carico dei monasteri, sancì che i fondi da loro posseduti non potessero essere né comprati né venduti e li esentò dal sostenere gli eserciti ospitati nelle loro terre; pertanto, a seguito di questo editto, le famiglie nobili o molto ricche preferirono costruirsi un monastero per garantirsi una base economica molto sicura.
 
[[File:Assault of Tornikios against Constantinople from the Chronicle of John Skylitzes,.jpg|miniatura|Leone Tornicio attacca Costantinopoli. Miniatura dal [[Madrid Skylitzes]].]]
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==== Mecenatismo ====
 
Costantino IX fu un attivo e generoso mecenate delle arti e della letteratura: nel 1046, espanse l'[[Università di Costantinopoli]] creando le facoltà di legge e filosofia, si circondò di uomini di cultura, tra i quali si annoverano [[Michele Psello]], [[Giovanni Xifilino]] e [[Costantino III di Costantinopoli|Costantino Licude]], ed intraprese una prolifica, sebbene dispendiosa, attività edilizia<ref>{{Cita libro|autore=John H. Rosser, ''|titolo=Historical Dictionary of Byzantium'', |editore=Scarecrow Press, |anno=2001, |p. =xxx.}}</ref><ref>Aleksandr{{Cita Petrovichlibro|autore=Aleksandr Kazhdan,Petrovič Každan|autore2=Annabel Jane Wharton, ''|titolo=Change in Byzantine Culture in the Eleventh and Twelfth Centuries'', |editore=University of California Press, |anno=1985, |p. =122.}}</ref>.
 
Della sua opera edilizia si ricorda la ricostruzione ed il restauro della [[Basilica del Santo Sepolcro]] a [[Gerusalemme]], nonché di numerosi altri luoghi di culto in Siria e Palestina, opere conseguite in particolare grazie al trattato di pace e alle relazioni amichevoli tra l'imperatore ed i [[Fatimidi]] d'Egitto<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Robert Ousterhout |titolo=Rebuilding the Temple: Constantine Monomachus and the Holy Sepulchre |rivista=Journal of the Society of Architectural Historians|volume=48 |numero=1 |anno=1989 |pagine=66–78|doi=10.2307/990407}}</ref>
 
=== Lo scisma e la morte ===
Nel [[1054]], quando ormai le condizioni di salute dell'imperatore iniziavano a peggiorare, scoppiò lo [[Grande Scisma|Scisma]] tra la chiesa greco-ortodossa e quella cattolica: in quell'anno, infatti, le dispute sulla giurisdizione del [[patriarcato di Costantinopoli]] e sul ruolo del Pontefice al vertice della chiesa, unito a questioni dogmatiche, crearono una forte polemica tra [[Papa Leone IX]] ed il Patriarca [[Michele Cerulario]]: il tentativo di Costantino IX di mediare fu sostanzialmente respinto e così i legato pontifici disposero una scomunica contro il patriarca, il quale replicò allo stesso modo<ref>{{Cita|Norvich|p. 321}}.</ref><ref>{{Cita|Canduci|p. 268}}.</ref><ref>Kidd,{{Cita libro|autore=B. J. (Kidd|anno=2013). "|titolo=Churches of Eastern Christendom". |editore=Routledge. |pp. =208–213. |ISBN =9781136212789.}}</ref>.
 
Stressato e colpito dalla gotta, l'imperatore morì, dopo una breve malattia, l'11 gennaio del [[1055]]<ref>{{Cita|Norwich, pag|p. 324}}.</ref>: in punto di morte, persuaso da alcuni suoi cortigiani, cercò di perorare la successione del Duca di Bulgaria Niceforo Proteuon ma la cognata Teodora ormai ultima della Casata Macedone a seguito della morte di Zoe, avvenuta cinque anni prima, appena seppe le notizie, tornò a corte, ed assunse direttamente il trono ed il governo<ref>{{Cita|Finlay, pag|p. 527}}.</ref><ref>{{Cita|Treadgold, pg|p. 596}}.</ref>.
 
Complessivamente il regno di Costantino IX fu disastroso: i provvedimenti amministrativi e fiscali, indebolendo la piccola proprietà terriera, provocarono non solo la riduzione del numero degli stratioti ma anche un forte rafforzamento del potere dei ''dynatoi'', inoltre, l'aumento delle spese di corte e di quelle edilizie, a scapito di quelle militari, contribuì non poco all'indebolimento dell'esercito bizantino ed alla perdita dell'Asia Minore ai Turchi dopo la [[Battaglia di Manzicerta]]<ref name="Norwich, pg. 307" />.
 
== Famiglia ==
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* {{cita libro| John Julius | Norwich | Bisanzio | 2000|Mondadori| Milano|isbn= 88-04-48185-4}}
* {{cita libro| Silvia |Ronchey| Lo stato bizantino |2002| Einaudi| Torino|isbn=88-06-16255-1}}
* {{cita libro| AlexanderAleksadr P|KazhdanKaždan| Bisanzio e la sua civiltà | 2004| Laterza| Bari|edizione=2ª ed |isbn= 88-420-4691-4}}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| La storia di Bisanzio |2004| Jouvence | Roma|isbn=88-7801-353-6}}
* {{cita libro| Giorgio |Ravegnani| I bizantini in Italia |2004| il Mulino | Bologna }}