Giuseppe Piermarini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 18:
== Biografia ==
=== Formazione ===
Giuseppe Piermarini nacque il 18 luglio 1734 a [[Foligno]], in [[Umbria]], da Pietro e Crispolda Ubaldini. La sua formazione iniziale avvenne nell'ambito della città natale, dove studiò matematica, meccanica, e ancheed astronomia; l'entusiasmo che applicò nello studio fu talmente ardente che nel 1760 l'astronomo gesuita Boscovich decise di inviare il giovane alunno a Roma per un corso regolare di studi. Alle scienze esatte, tuttavia, egli preferì l'architettura, di cui chiese i primi elementi ai maestri [[Paolo Posi]], [[Carlo Murena]] e soprattutto [[Luigi Vanvitelli]], in quegli anni impegnato nella costruzione della [[reggia di Caserta]] per conto della dinastia borbonica. Terminati gli studi Piermarini tornò nelle terre natali, esercitandosi con la copia di monumenti classici e progettando piccoli edifici e chiese di campagna; pur rischiando di rimanere intorpidito dalla quiete provinciale della natia Foligno, fu provvidenzialmente chiamato a Caserta dal Vanvitelli, che volle avvalersi della collaborazione del Piermarini in ambito grafico. Il confronto tra Piermarini e l'erigenda fabbrica casertana è da considerarsi «esperienza esclusivamente didattica (...) mediazione solo conoscitiva (...) ma illuminante per la comprensione della complessa articolazione di linguaggio e di riferimenti, della sintassi vanvitelliana».<ref name=m/>
 
Nel 1769 Piermarini si recò a Milano al seguito di Vanvitelli, chiamato dal Conte di Firmian per restaurare il regio Palazzo Reale. Il suo progetto, tuttavia, non piacque alla corte di Vienna e pertanto egli lasciò ogni incarico al giovane allievo. Il Piermarini intervenne nel Palazzo Reale con grande decoro, in forme squisitamente neoclassiche: questa committenza gli procurò grande successo, tanto che nel 1770 ricevette la nomina a imperial regio architetto e ispettore delle fabbriche per tutta la Lombardia, con la quale egli consacrò definitivamente la propria affermazione sociale.<ref name=tr/>