Gaeta: differenze tra le versioni

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I gaetani difesero le loro libertà e l'indipendenza del ducato attuando una saggia e talvolta spregiudicata azione politica e militare. Risultarono in tal senso rilevanti le alleanze stipulate con i principali Stati autonomi del meridione d'Italia per combattere le continue scorrerie saracene, ma anche i patti stipulati con gli stessi musulmani per la difesa del ducato dalle mire espansionistiche del papato. Particolarmente significativa l'alleanza che portò alla costituzione della [[Lega campana]], di cui si fece principale promotore [[papa Leone IV]] per la difesa di Roma. Nell'estate dell'[[849]] la Lega campana fu protagonista della [[battaglia di Ostia]], immortalata con un celebre affresco da Raffaello nelle stanze vaticane ([[Battaglia di Ostia (Raffaello)|Raffaello, Battaglia di Ostia]]). Una flotta costituita dalle navi delle repubbliche di Amalfi, Gaeta, Napoli e Sorrento, sotto la guida del console Cesario di Napoli, sbaragliò i saraceni che si apprestavano a sbarcare presso Ostia con l'intento di operare l'invasione e la distruzione di Roma. Successivamente, nel [[915]], il [[duca di Gaeta]] [[Giovanni I di Gaeta|Giovanni I]] contribuì alla costituzione della Lega Cristiana che sconfisse i saraceni nella [[battaglia del Garigliano (915)|battaglia del Garigliano]], altro importante episodio bellico, la cui conclusione fu determinante per eliminare in modo definitivo la presenza araba nel Centro Italia.
 
Il ducato di Gaeta restò pienamente indipendente fino all'inizio del XII secolo, quando il duca Riccardo III fu deposto dal [[Principato di Capua|Principe di Capua]], dopo l'invasionela conquista della città del [[1140]], ad opera di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggiero II di Sicilia]] della dinastia degli [[Altavilla]]. Quest'ultimo fu comunque assai benevolo nei confronti di Gaeta lasciandole numerosi privilegi, a partire da una moneta propria e da una significativa autonomia politica, tanto da permetterle di preservare, al pari di Amalfi, l'antico e glorioso carattere di repubblica marinara. Con Ruggero II nacque quello che per i successivi sette secoli sarà, tranne il periodo del [[vicereame]] spagnolo (1504-1707) e della dominazione austriaca (1707-1734), un regno unitario, indipendente e sovrano, l'unico in tutta Europa a conservare integralmente per così lungo tempo i suoi limiti territoriali, con Gaeta a fungere in più occasioni da capitale "de facto" e strategica città di confine con lo [[Stato della Chiesa]].
 
Durante il governo della dinastia di origine [[Hohenstaufen|sveva]], Gaeta vide particolarmente rafforzata la sua funzione di "chiave di accesso" al regno. [[Federico II di Svevia]] venne in diverse occasioni a Gaeta e, durante le lotte tra [[guelfi e ghibellini]], creò delle fortificazioni per difendere meglio i confini: nel 1223 fece costruire quelle per il castello di Gaeta (che quindi era già esistente all'epoca).