Sacco (fiume): differenze tra le versioni
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Il fiume Sacco nasce dall'unione di vari fossi presso i comuni di [[Bellegra]], [[Olevano Romano]], [[San Vito Romano]] e [[Capranica Prenestina]] in provincia di Roma. Scorre nelle pianure al confine tra la Provincia di Roma e la Provincia di Frosinone. A [[Colleferro]] il fiume diventa inquinato a causa degli scarichi di varie fabbriche presenti nella zona. Il fiume prosegue verso sud lambendo le pendici dei [[Monti Lepini]] e bagnando vari comuni. Nel territorio di [[Sgurgola]] il fiume presenta una cascata molto suggestiva da un punto di vista della natura e della fauna.
Successivamente scorre parallelo alla Via Morolense bagnando i comuni di [[Supino (Italia)|Supino]], [[Morolo]] e [[Patrica]]. Proprio in tale città, in località Tomacella, si ammira la seconda cascata del fiume situata subito dopo il ponte. Dopo aver superato il comune di Patrica, il Sacco bagna [[Ceccano]], città seriamente colpita dall'inquinamento. Durante il suo percorso in Ceccano, il Sacco forma altre due cascate sempre di taglio obliquo, per poi riprendere il suo percorso verso sud. Uscito da Ceccano bagna [[Pofi]] e [[Castro dei Volsci]] dove in località Ponte della Mola si può ammirare la penultima cascata del fiume. Nell'ultimo tratto, in località la Mola, nel territorio di Falvaterra, si trova l'ultima cascata del fiume Sacco. Qui, con andamento meandriforme, tra i comuni
== Storia ==
Negli anni '50 la valle era un susseguirsi di campi, di vigne e boschi. Il fiume era utilizzato per abbeverare gli animali, innaffiare i campi, per la pesca ma anche per fare il bucato e i bambini giocavano sulle rive facendo il bagno.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Paolo Fusacchia|autore2=Pasquale Pesce|titolo=Territorio vivente: ambiente Flora e Fauna}}</ref>
== Flora e Fauna
Le profonde modifiche apportate alle sponde del fiume Sacco come la cementificazioni dei suoi margini hanno rimodellato il corso e compromesso l’ecosistema. L’inquinamento ha inoltre limitato la varietà di specie, con ripercussione diretta sulla biodiversità.
=== Fauna ===
Tra i pesci che vivono in questo ambiente troviamo specie che si adattano facilmente a situazioni del genere come i carassi (''Carassius carpio'') e le
Gli uccelli che si possono osservare sorvolare il fiume sono il martin pescatore (''[[Alcedo atthis]]''), l’airone cenerino (''[[Ardea cinerea]]''), il pendolino (''[[Remiz pendulinus]]''), la gallinella d'acqua (''[[Gallinula chloropus]]''), la ballerina bianca (''[[Motacilla alba]]''), l’usignolo di fiume (''[[Cettia cetti]]''), le tortore selvatiche (''[[Streptopelia turtur
=== Flora ===
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==Geografia antropica==
Il Sacco
Per questa ragione l'[[allevamento]] e le colture alimentari nei campi adiacenti sono state vietate e in parte riconvertite nell’uso no-food dei prodotti agricoli con la coltivazione di girasoli per produrre il biodiesel e nella produzione di [[cippato]] da pioppo ''short rotation''<ref>[http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085\ ''Pioppicoltura a turno di taglio breve per bioenergia e fitorimedio''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119052233/http://www.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/2%252Fb%252F3%252FD.c14b0f0ed05bf90282e7/P/BLOB%3AID%3D6085 |data=19 gennaio 2015 }}</ref>. Oltre a questi utilizzi entrambe le piante sono in grado di assorbire sostanze inquinanti. Questa bonifica purtroppo ancora oggi non è stata sviluppata appieno.<ref>{{Cita web|url=https://www.industriaeambiente.it/schede/valle_del_sacco/|titolo=industria e ambiente}}</ref>
== Salute ==
La presenza di [[Beta-esaclorocicloesano|β-HCH]] porta a diverse problematiche nella salute poiché attacca il sistema nervoso, il fegato e i reni inoltre è classificato dall’[[Agenzia per la protezione dell'ambiente|EPA]] (Environmental Protection Agency) come probabile agente cancerogeno nell’uomo e negli animali. [https://cfpub.epa.gov/ncea/iris/iris_documents/documents/subst/0244_summary.pdf] Proprio a causa di ciò nel 2005 è stato riconosciuto lo stato di emergenza ambientale.
==Note==
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