Index per l'inclusione: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''''Index per l'inclusione''''' è un testo di Tony Booth e Mel Ainscow, pubblicato per la prima volta nel [[Regno Unito]] nel [[2000]], usato come strumento per promuovere l'[[inclusione sociale|inclusione]] nella [[scuola]] previa autoanalisi di tutti i suoi aspetti.
 
L'inclusione è un'impresa collettiva, condivisa e la promozione dell'apprendimento e della partecipazione così come la lotta alla discriminazione sono un compito che non ha mai fine, poichèpoiché "coinvolge tutti in funzione della rifelssione e della riduzione degli ostacoli che noi ed altri abbiamo creato e continuiamo a creare"<ref>{{Cita libro|titolo=T,Booth, M.Ainscow, Nuovo Index per l'inclusione, cit., p.33}}</ref>
 
== Storia ==
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A livello didattico, l'Index propone anche una radicale revisione dei curricoli, con un superamento della classica sistematizzazione disciplinare che approdi a un «curricolo basato sui diritti globali»: [[Alimentazione]]; [[Acqua]]; [[Abbigliamento]]; [[Casa|Alloggio]]/Costruzioni; [[Trasporto|Trasporti]]; [[Salute]] e relazioni; [[Ambiente (biologia)|Ambiente]]; [[Energia]]; [[Comunicazione]] e [[tecnologia]]; [[Letteratura]], [[arte]] e [[musica]]; [[Lavoro]] e attività.
 
Siamo all'interno di un processo che va oltre la logica dei numeri e delle tecniche, ma, al tempo stesso che non nega l'esistenza di bisogni legati alle singolarità. Li fa uscire dal bozzolo (vuoto in quanto isolato) dell'individualità/ismo (speciali/tà/ismi) e li rende davvero universali; non li tratta come ''problemi'' ma come istanze paradigmatiche dell'essere al mondo e nel mondo. <ref>{{Cita libro|titolo=W.Stainback, S.Stainback, Support networks for inlclucive schooling interdependent integrated education, Paul H. Brookes, "Baltimore", MD, 1990.}}</ref>
 
== Contenuto ==