Contadini bajoriani: differenze tra le versioni

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Gli agricoltori bajoriani producono elevate quantità di cereali come il botan, la moreka e il salam grass, che costituiscono gli alimenti principali della [[dieta standard bajoriana]]. Sono anche commercialmente molto richiesti e furono esportati fin da prima dell'[[occupazione cardassiana]], costituendo una risorsa economica vitale per il pianeta.
 
I continenti abitabili su [[Bajor]] sono divisi in molte provincieprovince, che hanno geologia e clima molto variabili l'una dall'altra all’altra. Molte province sono montagnose o collinari e quindi difficili da coltivare su larga scala. Quindi nonostante la maggior parte dei bajoriani siano agricoltori, in realtà le aree realmente coltivabili occupano una percentuale minima della superficie del pianeta.
 
Anche [[Jeraddo]], la quinta luna di Bajor, è stata per lungo tempo terreno agricolo, fino a che nel 2369 un progetto energetico planetario non ha distrutto questo fertile insediamento.
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Molti agricoltori hanno combattuto nella resistenza contro gli oppressori [[cardassiani]], spesso nella stessa cellula. Al ritorno a casa dopo la fine della distruttiva occupazione cardassiana molti contadini, combattenti della resistenza, hanno dovuto affrontare la devastazione delle loro terre ad opera dei loro nemici.
 
Durante i 40 anni di occupazione cardassiana, il suolo bajoriano ha infatti sofferto dell’intensa attività di scavo delle miniere, con conseguente riduzione delle risorse naturali disponibili e in ultimo dell’avvelenamento del terreno, operato dai cardassiani prima di lasciare definitivamente il pianeta. Questa devastazione del suolo è stata perpetrata sistematicamente dalle forze cardassiane in tutte le provincieprovince bajoriane come gesto di sfregio, ultimo deprecabile atto prima del forzato ritiro del loro esercito. Prima dell’occupazione la provincia più produttiva dal punto di vista agricolo era la provincia di Rekantha, un area ricca e fertile nella quale era situata una grande comunità agricola, diventata in seguito un terreno avvelenato di colore rossobruno, su cui crescono solamente gli arbusti più tenaci.
 
Il recupero del suolo fu pertanto uno dei problemi primari affrontati dal governo bajoriano appena rinato, affrontato mediante l'utilizzo di reclamatori del suolo, piccoli dispositivi portatili sviluppati in tre anni di intensa ricerca dal ministero dell'agricoltura. Questi sofisticatissimi congegni sono in grado di rimuovere il veleno e di disintossicare il suolo rendendolo di nuovo fertile. Sperimentati inizialmente nella provincia di Dakhur, dove si era stimato ci sarebbero voluti sei mesi per bonificare il terreno, ridussero i tempi di rifertilizzazione a soli due mesi.