Girolamo Mainardi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Girolamo Mainardi discendeva una famiglia originaria di [[Bertinoro]] legata alla famiglia [[Albani (famiglia romana)|Albani]], la principale famiglia aristocratica di Urbino<ref name = Franchi>{{Cita|S.Franchi, Dizionario Biografico degli Italiani, 2006}}.</ref>. La sua fortuna, come [[stampatore]] ufficiale nello [[Stato della Chiesa]], è legata per l'appunto all'elezione del suo concittadino [[papa Clemente XI|card. Albani]] a [[papa]] col nome di Clemente XI (23 novembre [[1700]]). Pochi giorni dopo, Girolamo Mainardi e il suo socio Diego Duranti divennero titolari della Stamperia camerale di Urbino<ref>{{Cita|L.Moranti, 1967}}.</ref>.
 
Nel [[1701]] il Mainardi lasciò Urbino per [[Roma]]. Lavorò dapprima nella Stamperia camerale, appaltata ai fratelli Conti, fino al 1719. Aprì in quell'anno una tipografia propria in [[Piazza di Monte Citorio]] e stampò opere dapprima in società con Filippo Tinassi<ref>Per esempio, ''Rime in onore del glorioso s. Ranieri pisano etc.'', in Roma 1723, per Filippo Tinassi & Girolamo Mainardi ([https://books.google.it/books?id=PHhCJy8H0r8C&pg=PA1&lpg=PA1 Google libri])</ref> e, a partire dal [[1723]], solo col suo nome. Le edizioni del Mainardi si distinsero per la qualità degli autori e della veste editoriale. Famosa rimase un'edizione del ''[[Decretum Gratiani]]'' in due volumi con le glosse del [[Juan de Torquemada|cardinale Torquemada]], note e indici del [[Giusto Fontanini|Fontanini]]<ref>''Gratiani Decretorum libri quinque secundum Gregorianos Decretalium libros titulosque distincti per Johannem a Turrecremata ... nunc primum prodeunt ex codice bibliothecæ Barberinæ prefatione, brevibus scholiis, & quinque indicibus illustrati cura Justi Fontanini'', Romae : typis & sumtibus Hieronymi Mainardi apud theatrum Capranicense, 1726 ([https://books.google.de/books?id=GnTUh_uwaeUC&printsec=frontcover Vol. I] e [https://books.google.de/books?id=oflttSnq6ccC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Vol. II])</ref>. Nonostante l'ostilità del tesoriere generale della camera apostolica monsignor [[Carlo Collicola]], nel [[1726]] Mainardi ottenne l'appalto triennale della Stamperia camerale in società con i librai Giannini; l'incarico, la cui durata fu estesa a nove anni, fu rinnovato nel 1730, in società con il libraio Leoni subentrato ai Giannini<ref name = Franchi/>. Gli anni [[1730|trenta del '700]] furono caratterizzati da attività molto intensa. Il Mainardi, che nel frattempo aveva assunto l'abile tipografo Generoso Salomoni, iniziò la pubblicazione di grandi opere in più volumi, nel 1733 fu nominato direttore della tipografia della Cappella musicale del SS. Sacramento di Urbino e nel 1735 ottenne l'appalto anche della stamperia dell'[[Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande|ospizio di S. Michele]], istituzione che stampava in esclusiva i libri per le scuole pubbliche di Roma<ref name = Franchi/>.
 
Nel 1728 Girolamo Mainardi, che amava il teatro e calcava le scene come attore dilettante, divenne anche [[impresario teatrale]]: prese in affitto il [[Teatro Capranica]] e organizzò la messa in scena di [[Opera buffa|opere buffe]] di [[scuola musicale napoletana]]: scritturò il compositore napoletano Giovanni Fischietti, padre del più noto [[Domenico Fischietti]], ma fece rappresentare opere in lingua italiana anziché in dialetto napoletano. L'anno successivo Girolamo Mainardi passò la mano all'impresario napoletano Antonio Mango.<ref>{{Cita libro |titolo = Drammaturgia romana. II, 1701-1750 : annali dei testi drammatici e libretti per musica pubblicati a Roma e nel Lazio dal 1701 al 1750, con introduzione sui teatri romani nel Settecento e commento storico-critico sull'attività teatrale e musicale romana dal 1701 al 1730 |autore = Saverio Franchi |altri = ricerca storica, bibliografica e archivistica condotta in collaborazione con Orietta Sartori |editore = Edizioni di storia e letteratura |città = Roma |anno = 1997 |lingua = it |volume = II |collana = Sussidi eruditi ; 45 |ISBN = 8887114064 }}</ref>.
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Per Saverio Franchi, «la produzione del Mainardi ha un posto di qualche importanza nel quadro dell'editoria settecentesca soprattutto per due aspetti: la qualità della veste grafica e la pubblicazione, spesso a proprie spese, di grandi opere in più volumi»<ref name = Franchi/>.
 
Sulle qualità estetiche, i giudizi dei contemporanei sono unanimemente positivi. Sintetizza Luigi Moranti: «La caratteristica delle edizioni è la sobria semplicità della pagina, ottenuta con una abile distribuzione delle linee; senza recar danno alla elegante impaginazione, il Mainardi usa molto la riquadratura della pagina, sia del frontespizio che del testo con abbondanti margini [...]. Egli si allontana dalla moda del tempo così ricca di fregi e decorazioni e pare che preannunci il gusto neoclassico»<ref>{{Cita|L.Moranti, 1967 | p. 83}}.</ref>. Un esempio è l'edizione delle Commedie di [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], testo in cornice in latino e italiano (versione a fronte di [[Niccolò Forteguerri (1674-1735)|Niccolò Forteguerri]]), vignette calcografiche, alcune sottoscritte da Giovanni Battista Sintes e da Domenico Miserotti, edizione stampata a Urbino nel 1736<ref>{{Cita|Pub. Terentii Comoediae, 1736}}.</ref><ref>{{Cita|Bayerische Staatsbibliothek}} </ref>. Molto belle anche le prime edizioni delle opere di [[Francesco de' Ficoroni]], molto lodati dal [[Leopoldo Cicognara|conte Cicognara]] soprattutto per la bellezza delle illustrazioni<ref>{{Cita libro |titolo = Catalogo ragionato dei libri d'arte e d'antichità posseduti dal conte Cicognara |autore = Leopoldo Cicognara |wkautore = Leopoldo Cicognara |editore = Niccolò Capurro |città = Pisa |anno = 1821 |lingua = it }}
</ref>. Sempre nella tipografia di Urbino Mainardi stampò alcuni spartiti musical, per esempio ''Il maestro e il discepolo'' del violinista [[Carlo Tessarini]]<ref>{{Cita libro |titolo = Il maestro e il discepolo : divertimenti da camera a due violini... Op.2 |autore = Carlo Tessarini |wkautore = Carlo Tessarini |editore = Girolamo Mainardi |città = Urbino |anno = 1734 | url = https://imslp.org/wiki/Il_maestro_e_discepolo%2C_Op.2_(Tessarini%2C_Carlo)}}
</ref> e ''Le regole e principi di canto fermo'' curate dal perugino Francesco Vitarini<ref>{{Cita libro |titolo = Regole e principi di canto fermo : raccolte da diversi autori e messe insieme dal sacerdote Francesco Vittarini, maestro pubblico di detto canto nella città di Perugia |autore = AA.VV. |curatore = Francesco Vittarini |editore = Girolamo Mainardi |città = Urbino |anno = 1736}}</ref>.
 
Tra le grandi edizioni in più volumi si ricordano:
* {{Cita libro |titolo = Historiarum sui temporis ab Noviomagensi pace tomus primus [-tertius] |autore = Jo. Vincentii Lucchesinii |editore = Typis, & sumptibus Hieronimi Mainardi |città = [[Roma|Romae]]| |anno = 1738 |lingua = latino |volume = 3 }}
* {{Cita libro |titolo = Istoria di tutte l'eresie : descritta da Domenico Bernino |autore = Domenico Bernini |wkautore = Domenico Bernini |altri = compendiata ed accresciuta da Giuseppe Lancisi |editore = Girolamo Mainardi |città = Roma |anno = 1726-1733 |lingua = it |volume = 4 }}
* {{Cita libro |titolo = Collectio constitutionum, chirographorum, et brevium diversorum Romanorum pontificum, pro bono regimine universitatum, ac communitatum status ecclesiastici, & pro ejusdem status felici gubernio promulgatorum ... Per materias, marginalibus annotationibus, & alphabetico ordine disposita, ac multiplici indice exornata a Petro Andrea de Vecchis Romano in Romana curia advocato |curatore = Pietro Andrea Vecchi |editore = Typographia Hieronymi Mainardi in Platea Montis Citatorii |città = [[Roma|Romae]] |anno = 1732-1743 |lingua = latino |volume = 4}}