S.O.S. Meteore: differenze tra le versioni

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}}'''''S.O.S. Meteore''''' (in francese ''S.O.S. Météores'') è il quinto racconto e ottavo album della serie a [[Fumetto|fumetti]] dedicata a ''[[Blake e Mortimer]]'', scritto e disegnato da [[Edgar P. Jacobs]] .
 
È stato pubblicato in [[Tavola (fumetto)|tavole]] settimanali su ''[[Tintin (rivista)|Le Journal de Tintin]]'' dall'8 gennaio 1958 al 22 aprile 1959. Venne quindi pubblicato come album nel settembre 1959 con le Éditions du Lombard con il sottotitolo ''Mortimer a Parigi'', poi ristampato nel settembre 1989 con le Editiòns Blake et Mortimer. La storia è stata tradotta in quasi dieci lingue ed è stata adattata a [[Serial radiofonico|dramma radiofonico]] e ad un cartone animato .
 
È la prima volta che Edgar P. Jacobs ambienta un'avventura di ''[[Blake e Mortimer]]'' in [[Francia]] . La parte intrigante della storia è [[Fantascienza|la fantascienza]] sullo sfondo della [[guerra fredda]] con il tema della manipolazione del [[clima]] da parte di uno scienziato, sotto gli ordini di una potenza straniera.
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Il giorno seguente, i due uomini apprendono dalla [[polizia]] che il taxi è stato trovato negli stagni di Geneste e che Ernest non è stato ritrovato. I due professori si recano quindi sulla scena dell'incidente, dove Mortimer riconosce la Custom blu di Parigi che sembra appartenere a due individui misteriosi. Una breve indagine convince Mortimer che l'incidente non ha avuto luogo negli stagni di Geneste: qualcuno ha quindi cercato di spostare il luogo dell'incidente. Alla fine scopre che il taxi è entrato nel parco del castello di Troussalet. La sera decide di introdursi nel parco e riconosce lo stagno dell'incidente, prima di essere tramortito con il gas da degli uomini mascherati.
 
Il giorno successivo a Parigi, presso la sede della DST ( Direzione della Sorveglianza Territoriale, agenzia di spionaggio francese), il capitano Francis Blake, capo [[MI5|dell'MI5]], aiuta il commissario divisionale Pradier a combattere contro una rete di spie straniere impiantate in Francia. Mentre esamina la posta della ditta svedese Scandinavia, il cui quartier generale parigino è diretto da un certo Per Enrik Quarnströn, nota quello che sembra un [[microdot]] nascosto nell'intestazione. Il professor Labrousse, che si è appena unito a loro, traduce il codice: il messaggio non è altro che una previsione meteorologica che prevede gravi interruzioni per le ore seguenti. Tutto ciò conferma la teoria di Mortimer. Ma il vero motivo della visita di Labrousse è quello di riferire a Blake della misteriosa scomparsa di Mortimer.
 
Blake e Labrousse partono per Jouy-en-Josas, passando per l'appartamento del professore situato in [[rue de Vaugirard]] . Qui incontrano il vicino svedese di Labrousse, il signor Henri, molto imbarazzato quando scopre che Labrousse crede di aver visto la sua Custom vicino agli stagni di Geneste. Arrivato a Jouy, Blake scopre che il telefono e la loro auto sono stati sabotati, che una Custom blu è parcheggiata in strada e che il signor Henri si chiama in realtà Per Henrik Quarnström. Capisce quindi che il signor Henri è a capo della rete di spionaggio e che gli uomini nella Custom faranno di tutto per impedire loro di raggiungere Parigi. Blake cerca quindi di raggiungere la stazione di Jouy ma viene notato dai due criminali, Sharkey e Freddy. Ruba il furgone postale di Louis e inizia un formidabile inseguimento tra la Ford e la Peugeot in cui si inserisce la [[Gendarmerie nationale|gendarmeria]]. Infine, Blake prende al volo un treno per Massy-Palaiseau da dove prende la [[Metropolitana di Parigi|metropolitana]] per Parigi e riesce a seminare i suoi inseguitori. Mentre si intrufola nell'appartamento del signor Henri, scopre che quest'ultimo non è altro che il colonnello Olrik. Bloccato da Sharkey e Freddy, Blake deve la sua salvezza all'arrivo di Pradier e dei suoi uomini. I tre briganti riescono a fuggire attraverso i tetti. Al DST, Blake, Pradier e Labrousse analizzano un nuovo messaggio in codice: una nebbia fitta si diffonderà in tutta l'Europa occidentale in due giorni, il 13; questa situazione sarebbe ideale per un'invasione militare.
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Scritto durante la [[guerra fredda]], lo scenario di ''S.O.S. Meteore'' allude chiaramente alla situazione internazionale dell'epoca. Sebbene l'identità esatta dell'organizzazione alla quale appartiene Olrik non sia mai rivelata, molti dettagli indicano che la cospirazione è guidata [[Unione Sovietica|dall'Unione Sovietica]] (URSS). Il fisico del generale, responsabile della base, si ispira a quello del politico sovietico [[Anastas Ivanovič Mikojan|Anastase Mikoyan]]. Il professor Miloch ha le caratteristiche del drammaturgo americano [[Arthur Miller]], apparso negli anni '50 come simbolo del simpatizzante intellettuale del [[comunismo]]<ref>{{Cita libro|autore=[[René Nouailhat]]|titolo=Jacobs, la marque du fantastique|ed=[[Mosquito (maison d'édition)|Mosquito]]/[[Canopé (réseau)|Scéren]]|anno=2004|p=151|pp=182|ISBN=2-908551-61-6}}.</ref>.
 
Jacobs usa nella sua storia anche una tecnica di [[steganografia]] usata dalle spie: il [[Microdot]] ( inventato da [[Walter Zapp|Zapp]] ).
 
Nell'album, i professori Labrousse e Mortimer avvistano un [[fulmine globulare]] a [[Villeneuve-Minervois]] in [[Aude]] . Questo è il villaggio dove [[Edgar P. Jacobs|Edgard P. Jacobs]] trascorse alcuni mesi con la sua unità durante l'esodo del 1940 in Francia dal maggio all'agosto 1940.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Edgar P. Jacobs]]|titolo=Un Opéra de Papier|ed=[[Éditions Gallimard]]|anno=1981|p=60-63|pp=190}}.</ref>