Via Giulia: differenze tra le versioni

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Il progetto più importante previsto da Giulio II per la nuova strada era l'edificio dell'amministrazione centrale, in cui dovevano essere raggruppati gran parte degli importanti uffici e tribunali della città ("tribunali").<ref name=pie50/> L'incarico del Papa a [[Donato Bramante]], all'epoca principalmente architetto della nuova [[Basilica di San Pietro]],<ref name=pie50/> fu dato intorno al 1506, e i lavori di costruzione nell'area tra Vicolo del Cefalo e Via del Gonfalone iniziarono prima del 1508,<ref name=pie50/> ma furono interrotti già nel 1511 dopo la ''Pax Romana''.<ref name=tem124/> Con la morte di [[Giulio II]] nel 1513, le attività edilizie furono completamente interrotte. [[Giorgio Vasari]] scrive:
{{quote|Onde Bramante diede principio al palazzo ch’a San Biagio su ’l Tevere si vede, nel quale è ancora un tempio corinzio non finito, cosa molto rara, et il resto del principio di opera rustica bellissimo che è stato gran danno che una sì onorata et utile e magnifica opra non si sia finita, ché da quelli della professione è tenuto il più bello ordine che si sia visto mai in quel genere.}}<ref name=vasBra/><ref name=pie50>{{Cita|Pietrangeli (1981)| p. 50}}.</ref><ref name=pie52/>
Dell'edificio oggi sono visibili solo alcuni resti dei possenti muri perimetrali in [[bugnato]], chiamati ''i sofà di Via Giulia'' dalla popolazione romana. Essi sono situati lungo Via Giulia tra Via del Gonfalone e Vicolo del Cefalo.<ref name=pie52/>
 
===20 San Biagio della Pagnotta (San Biagio degli Armeni)===