Velletri: differenze tra le versioni

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===L'Alto-Medioevo e la decadenza===
Dopo la caduta dell'impero romano Velletri fu devastata dai [[barbari]], prima dai [[goti]] di [[Alarico]] che avevano da poco compiuto il [[sacco di Roma|saccheggio di Roma]], questi si insidieranno a Velletri tanto che il suo primo vescovo fu proprio di origine Gota, la città sarà temporaneamente liberata dai [[Bizantini]] del grande generale [[Belisario]] che il [[9 dicembre]] del [[536]] entroentrò a Velletri mentre dal sud Italia marciava verso Roma, durante i fatti della [[Guerra gotica]], inseguito la città fu toccata anche dall'altro generale bizantino [[Narsete]] che sappiamo riconobbe a Velletri la fedeltà verso l'imperoImpero tanto che diede alla città delle libertà speciali poi riconfermate dall'Imperatore [[Giustiniano I]], cosi qui si formerà la prima parte del motto della città di Velletri cioè "''EST MIHI LIBERTAS IMPERIALIS",'' sempre durante le fasi della guerra gotica entrerà in città anche il grande capocondottiero gotodei [[goti]] [[Totila]] da quello che ci raccontano gli storici cristiani fu un sanguinario in realtà la sua figura fu molto più alta e nobile, in questo periodo Velletri era un passaggio cruciale tra il nord e il sud Italia visto che la vicina [[Palude Pontina]]oggi [[Agro pontino]] dalla caduta dell'impero Romano era tornata un posto Malarico e inospitale, cosi Velletri che si adagiava sui colli Albani rimaneva l'unico percorso percorribile attraverso la [[via Appia Antica]], finita la Guerra tra i Bizantini ei Goti la penisola subì l'ultima e più disastrosa invasione barbarica, quella dei Longobardi, entrati attraverso le [[Alpi]] intorno al 568 che spedirono l'Italia in pieno Medioevo, possiamo immaginare che nella loro discesa verso il sud dello stivale i Longobardi passarono anche da Velletri che ormai del ricco e fiorente centro romano conservava solo il ricordo, la città era semi-spopolata dai 15.000 abitanti di qualche secolo prima era passata ad appena 1.000 lo stesso Papa [[Gregorio Magno]] nel 592 con una lettera al vescovo ordino ai cittadini di abbandonare la città perché insicura, questa lettera è molto importante perché ci dice che Velletri in questo periodo faceva parte del [[Ducato di Roma]] ed era tenuta molto in considerazione, il fatto di far parte del ducato di Roma diede la possibilità alla città di non dover subire troppo le angherie dei Longobardi. Nel [[730]] ormai insofferente verso Goti, Longobardi e gli stessi Bizantini, Velletri si schierò al fianco del Papa, ricevendone in cambio una certa autonomia nei confronti dello [[stato pontificio]]. A tale circostanza si deve la nascita del motto completo della città ("EST MIHI LIBERTAS PAPALIS ET IMPERIALIS") che campeggia ancora oggi nello [[stemma]] cittadino.
Nel 774 Velletri venne visitata da [[Carlo Magno]] che trascorreva la pasqua da [[Papa Adriano I]], sappiamo anche che una delegazione di Velletri era presente nel 800 quando Carlo Magno venne incoronato da [[papa Leone III]].
In questo periodo intorno al 865 l'allora vescovo di Velletri [[Gauderico]] redasse un racconto sulla vita dei [[Santi Cirillo e Metodio]], più precisamente su Cirillo che aveva riportato sembra le [[reliquie]] di [[San Clemente]] in italia.