Metrosessualità: differenze tra le versioni

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Il termine "Metrosexual" risale al [[1994]] ad opera di [[Mark Simpson]] in riferimento al telefilm "[[Sex and the city]]". In [[Italia]] è ancora poco diffuso e il fenomeno poco compreso e guardato con diffidenza [http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/cronaca/metrosexuals/metrosexuals/metrosexuals.html] anche grazie a un solido ideale di virilità. Così, mentre anche nelle nostre città i metrosexual affollano palestre, solarium, centri estetici e boutique, in pochissimi si dichiarano tali. Tra le rare eccezioni Luca Bartoli pubblicitario, blogger e autore di "Io, (neo)narciso", manifesto del metrosexual made in italy, apparso sull'edizione italiana di Numerò beauté.
 
Spesso,Il sifenomeno possonoviene riscontraretalvolta deimesso in correlazione con casi di [[narcisismo]] e di concentrazione ossessiva sugli aspetti estetici.
<ref>In fondo, queste tendenze rispecchiano osservazioni di [[Niklas Luhmann]] secondo cui i mass media, producendo di continuo nuove informazioni (che rendono obsolete le precedenti) portano la nostra società (che arriva a definirsi post-moderna) al bisogno ossessivo di "''sangue fresco''" - novità sempre più nuove. Non a caso nell'articolo ampio spazio è dato alle influenze massmediatiche che hanno promosso e diffuso il neomodello. I sex-symbol poco più che adolescenti delle serie tv anni '80 e inizio '90 come [[Genitori in blue jeans]] e [[Beverly Hills 90210]], i personaggi tv che, sempre più spesso e con orgoglio, mostrano il loro petto depilato e in ultimo l'attenzione posta nel nuovo millennio sulla chirurgia estetica (anche maschile) da trasmissioni d'attualità e dalla fortunata serie [[Nip/Tuck]]. </ref>
 
 
Va comunque ricordato che il termine è legato al giornalismo e non si riferisce direttamente a categorie della [[psicologia]]. Non si tratta semplicemente di vanità, ma della ricerca quasi ossessiva della perfezione. Per gli interessati, sopratutto all'estero, l'editoria si sta facendo in quattro con riviste dedicate al "nuovo maschio", ma anche i programmi in tv, dove alcuni [[omosessualità|omosessuali]] danno consigli ad eterosessuali. Si tratta di una notevole fonte di fatturato per l'industria, che offre uno spettro di prodotti per garantire una cura del proprio corpo pari a quella un tempo riservata solo alle donne.