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cioè Francesco. Vorrei contribuire a spiegare l'oggetto della teoria del tutto. Quindi é un ragionamento logico o se vuoi filosofico . Un risveglio coscienzioso. Bisogna essere dei bravi anzi bravissimi OSSERVATORI. E sarà in quel momento che ci accorgeremo che un individuo onnipotente farà molta fatica a desiderare. Perché se é onnipotente come da ipotesi, automaticamente ci proietta a concludere che l'onnipotente è incapace di desiderare. Sarebbe un paradosso. Quello giusto però. Perché c'è ne sono tanti di paradossi sulla figura dell'onnipotente, ma peccano in logica. E siccome l'onnipotente per essere tale...dovrebbe di logica conseguenza avere almeno la capacità di desiderare. Una cosa sola dovrebbe desiderare l'onnipotente. Cedendo il libero arbitrio agli altri e nascondendosi nel mondo delle idee... poteé desiderare una cosa sola... comprensione. Ci sono diversi livelli di comprensione. Ad esempio c'è comprensione anche in un legame chimico finché gli atomi che compongono le molecole continuano a scambiarsi elettroni. Finché c'è equilibrio. E questo sarebbe la vera natura dell'onnipotente. Se l'onnipotente stesso desidera esclusivamente comprensione, é perfetto per spiegare il concetto di "fede". Credere senza vedere. E io ho fede solo nella logica dell'universo fenomenico. Ho fede solamente nel fatto che é sempre la causa che genera l'effetto. La comprensione é veramente l'unico desiderio dell'onnipotente. È eterna come lui lui... però l'onnipotente stesso ebbe bisogno del libero arbitrio per esaudire o realizzare il suo unico desiderio. In termini fisici il libero arbitrio sarebbe la radica quadrata dell'unità negativa. La comprensione invece sempre in termini fisici sarebbe la formazione SPONTANEA dell'ordine nel bel mezzo del caos/disordine. C'è comprensione dappertutto. Però in primis bisogna desiderare di comprendere. L'onnipotente oppure questa realtà é capace di desiderare solo comprensione...e quando decidiamo di comprendere automaticamente diventiamo la realizzazione dell'unico desiderio di questa realtà onnipotente. E viviamo felici al settimo cielo quando comprendiamo. Raggiungiamo infine l'assoluto. Ovvero lo spazio-tempo dove risiede l'onnipotente. Vedi etimologia della parola entusiasmo [..]. Quindi ci è stato data l'opportunità di comprendere. E siccome questa cosa è perfetta c'è perfezione in tutte le cose. Infatti TUTTO è soggetta all'entropia. Però ci si accorge della perfezione quando...?
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- quando si perfeziona la comprensione. E allora dai ragione a Cartesio.
 
Penso quindi esisto analizzato in chiave entropica diventerebbe causa quindi effetto.
 
Sì...ogni cosa é stato considerato nel nostro spazio-tempo barionico. Le coscienze di questo spazio-tempo invece sono state desiderate. L'onnipotente desidera comprensione.... in eterno.<div class="usermessage" style="text-align: center">Per segnalazioni, problemi o suggerimenti contattate il [[Discussioni utente:Basilicofresco|manovratore]].</div>
 
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