Serbatoio esterno dello Space Shuttle: differenze tra le versioni

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[[File:Sts et.jpg|thumb|upright=1.4|Sulla parte posteriore del serbatoio di idrogeno liquido sono presenti le strutture di aggancio dell'orbiter, le connessioni dell'idrogeno liquido (a sinistra) e dell'ossigeno liquido (a destra)]]
 
Il sistema di protezione termico consiste di una schiuma isolante e di materiali ablativi, oltre a isolanti termici [[fenolofenoli|fenolici]] per ridurre il flusso di calore verso il serbatoio dell'idrogeno e per evitare la liquefazione dell'aria.
 
Lo sviluppo del sistema di protezione termico dei serbatoi esterni è stato problematico, ed è stato causa di debolezze fatali per la sicurezza delle missioni Shuttle. La NASA ha avuto difficoltà nell'evitare che frammenti di schiuma si staccassero durante il volo, dopo la decisione (presa nel [[1995]]) di eliminare i [[clorofluorocarburi]]-11 (CFC-14) dalla composizione della schiuma, in accordo con il bando di questi composti per motivi ecologici. Venne quindi deciso di usare l'idroclorofluorocarburo HCFC 131b, che è stato certificato per l'utilizzo e inserito. La nuova schiuma contenente questa sostanza fu usata per la prima volta nella porzione di cupola anteriore dell'ET-82 durante il volo [[STS-79]] nel [[1996]] e venne utilizzata su tutto il serbatoio a partire dall'ET-88, usato nella missione [[STS-86]] del [[1997]].