Figlio dell'uomo: differenze tra le versioni

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Nell'[[Antico Testamento]] il libro in cui questa espressione ricorre più volte è quello di [[Libro di Ezechiele|Ezechiele]], dove [[Dio]] si rivolge al [[Ezechiele (profeta)|profeta]] chiamandolo ''Figlio dell'Uomo'' più di 90 volte.
 
Nell'ebraico dell'Antico Testamento, questa locuzione presenta più di una sfumatura semantica. In moltissimi casi, tuttavia, indica soltanto un essere umano e percòperciò molti traduttori scrivono semplicemente "uomo"; tra l'altro, ricordiamo:
* in Ez {{passo biblico|Ez|2,1}} e nelle successive istanze di questo libro indica esplicitamente il profeta per evidenziare "l'uomo nella sua dimensione di fragilità e mortalità, sottolineando la distanza e il contrasto con la potenza di Dio" <ref>''La Bibbia Via, Verità e Vita'', Edizioni San Paolo 2009, p. 1803.</ref>,
* in Sal {{passo biblico|Sal|8,5}}, {{passo biblico|Sal|146,3}} e Ger {{passo biblico|Ger|49,18}} {{passo biblico|Ger|49,33}} indica genericamente ogni essere umano,