Fuoco alla paglia: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Il [[protagonista]] della novella è Simone Lampo, un uomo caduto in rovina economica causata dall'attività estrattiva dello zolfo. Lampo non appartiene né ad una classe sociale alta né ad una bassa, poiché non è più ricco, ma nemmeno i poveri lo vogliono riconoscere come uno di loro poiché possiede ancora una casa e un poderetto, anche se questo gli frutta solo tasse. Per avere qualche soldo, ha solo un po' di grano che gli permette di pagare il censo alla mensa vescovile. È ritenuto pazzo da tutto il paese poiché ha trasformato la sua casa in una "trappola" per uccelli, che cattura con un sistema di reti e canne, chiudendoli nella casa e successivamente nutrendosi di loro non avendo, a suo dire, altre alternative. La sua unica compagna è la mula Nina, che carica con un cestello di vimini contenente letame e con cui ha delle lunghe conversazioni.
L'incontro con Nàzzaro, un vagabondo che si accontenta del minimo per tirare avanti, a cambia la vita di Simone Lampo. Infatti, affascinato dalla bizzarra abitudine del vagabondo di guardare le stelle, Lampo gli domanda perché egli non abbia mai voluto essere suo amico. Una volta appurato che Nazzaro è disgustato dalla quantità di uccelli rinchiusi a casa sua, Lampo accetta di salvarsi l'anima e avviare un percorso di espiazione con l'aiuto del vagabondo, guadagnando, così, la fiducia di un nuovo amico. Il patto prevede che egli liberi tutti gli uccelli e dia "fuoco alla paglia", liberandosi, quindi, del grano del suo poderetto.
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