Diritto all'acqua: differenze tra le versioni

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Il finanziamento degli investimenti decisi contrattualmente fra governo e gestore è ottenuto in genere tramite considerevoli aumenti delle tariffe di vendita dell'acqua, che gli utenti hanno ritenuto sproporzionati e insostenibili, determinando una forte conflittualità fra la società civile e le compagnie private e spesso una vera e propria rivolta contro la privatizzazione delle risorse idriche e per rivendicare il diritto all'acqua come uno dei fondamentali [[diritti umani]].
 
La trasformazione dell'acqua in merce è la strategia strenuamente perseguita da organismi sovranazionali come il WTOl'OMC ([[Worldorganizzazione mondiale Tradedel Organizationcommercio]]), la [[Banca Mondiale]] e il [[Fondo monetario internazionale]] che da tempo legano la concessione dei prestiti alla deregolamentazione e alla privatizzazione dei servizi, tra cui anche la fornitura dell'acqua.
 
Durante il round di negoziati del WTO a Doha nel 2001 si parlò esplicitamente di eliminazione delle “barriere tariffarie e non tariffarie sui beni e servizi ambientali”, comprendendo tra di essi l'acqua. Un esplicito riferimento alle risorse idriche come bene commerciabile è contenuto anche nel nell'[[NAFTA]]Accordo (NorthNordamericano Americanper Freeil TradeLibero AgreementScambio]] (NAFTA).
 
Nel [[1998]] il "Comitato internazionale per il contratto mondiale sull'acqua" si è riunito a [[Lisbona]] e ha proclamato il ''[[Manifesto dell'acqua]]''<ref>[http://www.contrattoacqua.it/public/journal/index.php?v=140&argm=140&c=2 Contratto mondiale sull'acqua].</ref> che si conclude con l'affermazione: "L'acqua è patrimonio dell'umanità"