Yuko Shimizu: differenze tra le versioni

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A partire dal 2009 collabora con l'imprint [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] di [[Karen Berger]]. Diviene infatti l'artista delle copertine (o ''cover artist'') per la serie regolare [[The Unwritten]] creata da [[Mike Carey]] (testi) e [[Peter Gross]] (disegni) e durata 54 albi. Realizza le copertina anche per il sequel ''The Unwritten: Apocalypse'', di 12 albi, terminato nel 2015. A questa si aggiunge la cover per la [[graphic novel]] [[Spin-off (mass media)|spin-off]] ''The Unwritten: Tommy Taylor and the Ship That Sank twice'', del 2013. Il suo stile e professionalità nel realizzare le copertine per ''The Unwritten'' colpisce particolarmente gli autori Carey e Gross. Quando questi realizzano la loro nuova opera creator-owned ''The Highest House'' richiedono nuovamente come cover artist l'illustratrice giapponese. In questo caso si tratta di una limited-series pubblicata per ''Boom!Studios'' nel 2018 e composta da 6 albi le cui copertine principali sono tutte disegnate dalla Shimizu.
 
Nel 2012 viene chiamata dalla Locustus Moon Press, insieme ad altri centinaia di artisti, per realizzare un enorme volume antologico che celebri l'opera di uno dei maestri fondatori dell'arte sequenziale del fumetto: [[Winsor McCay]]<ref name=cel>"Celebrating Little Nemo", in {{cita| Little Nemo's Big New Dreams | pp.13-14}}</ref>. L'opera verte sul suo personaggio più significato ovvero ''[[Little Nemo'']] le cui avventure narrate (dal 1905) tramite le [[Striscia a fumetti|strips]] e sunday page dei quotidiani sono state di ispirazione per i cartoonist, fumettisti e illustratori del secolo successivo<ref name=cel/>. Ogni artista deve, attraverso una singola tavola, dare la sua visione di questo rivoluzionario character<ref name=cel/>. Shimizu non realizza, come sua abitudine, una storia suddivisa in vignette ma crea un illustrazione in cui Nemo è appoggiato su un fondale marino, assonnato sul suo letto, e circondato da enormi funghi<ref name=cel/>. Il senso del movimento è dato dalla presenza di diverse rappresentazioni del personaggio che sembra così esplorare quest'onirico paesaggio acquatico<ref name=cel/>. Per l'occasione Shimizu dichiara di non ricordarsi mai chiaramente i sogni ma è affascinata dalle atmosfere che evocano, lei usa l'arte per creare delle porte verso questi luoghi immaginari<ref name=the/>.