Sesostri III: differenze tra le versioni
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Sesostri III è molto conosciuto grazie alle sue statue, tutte molto distintive e immediatamente riconoscibili come sue. In esse, il faraone è ritratto in differenti età; in quelle dove appare più anziano, in particolare, presenta un'espressione estremamente triste o pesantemente amareggiata: gli occhi sporgono dalle orbite contornate da [[Ruga (dermatologia)|rughe]] e [[Occhiaia|occhiaie]], la bocca e le labbra assumono una piega decisamente malinconica, le orecchie sono enormi e prominenti. In netto contrasto con il realismo quasi esagerato e i segni dell'età del viso e della testa, il resto del corpo veniva scolpito come giovane, muscoloso e idealizzato, seguendo i canoni tradizionali della statuaria faraonica<ref name=":2">Robins, Gay (1997). The Art of Ancient Egypt. London: British Museum Press. ISBN 0714109886. p.113.</ref><ref>Freed, Rita E. (2010). "Sculpture of the Middle Kingdom". In Lloyd, Alan B. A companion to Ancient Egypt, volume 2. Wiley-Blackwell. ISBN 9781405155984. pp.900-2.</ref>.
Si possono solo formulare teorie sulle ragioni che spinsero Sesostri III a farsi ritrarre in questo modo del tutto inedito; due ipotesi in particolare godono di maggiore seguito fra gli studiosi<ref name=":2" />. Alcuni ritengono che Sesostri desiderasse essere rappresentato come un monarca solo e disincantato, umano prima ancora che divino, oppresso e consunto dalle preoccupazioni e dalle proprie responsabilità<ref name=":0" /><ref>
==Nelle tradizioni successive==
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