Angelo custode: differenze tra le versioni

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}} L''''angelo custode''' è un [[angelo]] che, secondo la tradizione cristiana, accompagna ogni persona nella vita, aiutandola nelle difficoltà e guidandola verso Dio.
 
L'angelo custode ha lo scopo principale di tenere il fedele lontano dalle tentazioni e dal [[peccato]], e di condurre la sua anima a meritare la salvezza eterna in Paradiso. Scopo secondario è la realizzazione e la felicità terrena del singolo, oltre l'umana debolezza e miseria.
 
L'angelo è invocato con la tradizionale preghiera dell{{'}}''[[Angelo di Dio]]''.
 
Nel rispetto del [[libero arbitrio]] dell'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, l'angelo custode orienta, senza poterle determinare in senso causale, le scelte verso un atto conforme alla volontà divina, manifesta nei [[dieci comandamenti]] e nella [[legge mosaica]], nella [[legge morale naturale]], nel progetto di vita individuale che Dio possiede per ogni singolo uomo ed è pronto a rivelare, fino alla realizzazione dei suoi talenti come servitore e figlio, e alla sua felicità terrena.
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Degli angeli custodi [[Papa Pio X]] disse: «Si dicono custodi gli angeli che Dio ha destinato per custodirci e guidarci nella strada della salute» e l'angelo custode «ci assiste con buone ispirazioni, e, col ricordarci i nostri doveri, ci guida nel cammino del bene; offre a Dio le nostre preghiere e ci ottiene le sue grazie»<ref>http://www.famigliacristiana.it/articolo/dossier-angeli.aspx</ref>
 
== Storia deldella concetto difigura dell'angelo custode ==
La Chiesa cristiana primitiva ereditò il concetto di "angelo" dal mondo ebraico, in cui l'esistenza di un anello intermedio fra Dio e l'uomo era garante della trascendenza divina e la presenza di una "corte" di angeli attorno a Dio era una necessaria conseguenza della sua maestà regale. Nello stesso ambiente precristiano era anche comune assegnare agli angeli il controllo dei fenomeni naturali (ad esempio nel [[Libro di Enoch]] il gelo, la neve e altri fenomeni) e in particolare identificare gli angeli con le [[stelle fisse]] e gli arcangeli con i [[pianeti classici|sette astri mobili]] (cinque pianeti più il sole[[luminari|Sole e la lunaLuna]]).
 
Il culto degli angeli aveva spesso eccessi, contro i quali la Chiesa lottò sin dall'inizio (cfr. [[Paolo di Tarso|san Paolo]] in {{passo biblico|Colossesi 2, 18}}). L'opera di riflessione dei Padri della Chiesa trovò un primo tentativo di sistematizzazione dell'[[angelologia]] nel ''[[De coelesti hierarchia]]'' dello [[Pseudo-Dionigi l'Areopagita]].
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L'idea, però, che ogni singola persona fosse affidata ad uno specifico angelo, benché esplicitamente accennata (ad esempio in {{passo biblico|Matteo 18, 10}}), era molto meno diffusa. Essa si impose solo gradualmente nel [[Cristianesimo]] primitivo e una delle prime esplicite affermazioni è quella sostenuta da [[San Basilio Magno]]: {{citazione|Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita.|''Adversus Eunomium'', 3, 1: pg 29, 656b}}
 
Le figure degli angeli custodi o «guardiani» ricorsero anche nell'ambito di tradizioni [[ermetismo (filosofia)|ermetiche]] e [[rosacrociane]] che si richiamavano ad esempio alla [[cabala (esoterismo)|cabala]], secondo le quali essi appartengono all'ordine più basso della [[spiriti celesti|gerarchia degli spiriti celesti]], il più vicino agli umani e ai singoli individui. Rappresenterebbero la [[autocoscienza|coscienza]] della singola persona, custodendo la memoria della sua vita e, nell'ottica della [[reincarnazione]], delle sue diverse [[esistenze]].<ref>{{cita web|url=https://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/articoli/mauro-vaccani-bambini-angeli-custodi.pdf|titolo=Gli Angeli Custodi|autore=Mauro Vaccani|pagina=6}}</ref>
Quanto più una persona si libera del suo [[destino]] pregresso, tanto più diverrebbe responsabile delle proprie azioni, al punto da non avere più la necessità di un essere che ne rappresenti la [[coscienza morale]]. [[Cagliostro]] affermava perciò, dopo essere stato [[iniziato]] ai misteri dell'[[assoluto]]: «libero e maestro della vita, pensai a impiegarla per l'opera di Dio. [...] Ci sono degli esseri che non hanno più angelo custode: io fui uno di quelli».<ref>Pier Carpi, ''[https://books.google.it/books?id=Pq9aQWMyXRsC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=%22Ci%20sono%20degli%20esseri%20che%20non%20hanno%20pi%C3%B9%20angelo%20custode%22&f=false Cagliostro: il maestro sconosciuto]'', pag. 27, Roma, Mediterranee, 1997.</ref>
 
==La dottrina cattolica e ortodossa==