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Il castello ormai in disuso fu acquistato dai Sassoni per soli 1000 fiorini il 1 Gennaio 1498. Succesivamente, il 25 Aprile 1651 gli abitanti di Brasov vendettero il castello al principe di Transilvania [[Giorgio II Rákóczi]]. Sebbene la regione divenne parte dell'[[Impero Asburgico]] nel 1687, la fortezza venne rinnovata dopo un lungo periodo di decadenza prima nel 1723 e poi nel 1863, anno in cui si spostò più a nord il confine tra la [[Transilvania]] e la [[Valacchia]] e il castello di Bran diventò una sede amministrativa. Tuttavia, dal 1888 per altri 30 anni circa, il castello venne completamente disabitato.
 
A partire dal 1920, dopo l'[[Unione della Transilvania alla Romania]] avvenuta il 1 Dicembre 1918, attraverso una decisione del consiglio della città, il castello di Bran venne offerto comedivenne residenza dei sovrani del [[Regno di Romania]]. Vi soggiornarono a lungo la [[Regina consorte|regina]] [[Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha]], che ristrutturò gli interni secondo l'allora gusto ''[[Arts and Crafts]]'' rumeno, e sua figlia, la principessa [[Ileana di Romania]] la quale ereditò il castello nel 1938. Pertanto, il castello rimase una residenza reale estiva fino al 1932.
 
Nel 1948 [[Ileana di Romania]], [[Antonio d'Asburgo-Lorena]] e tutta la famiglia reale rumena vennevennero esiliataesiliati dal governo comunista. Il castello, occupato dalla servitù, fu nazionalizzato dal regime e divenne un museo. Dal 1987 al 1993 procedonosono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione.
 
Il 1 Giugno [[2009]], dopo svariati anni di trattative, la famiglia reale si vide restituire l'intera proprietà dalle autorità rumene come parte dell'eredità materna.<ref>{{cita web|url= http://www.bran-castle.com/hystory-timeline.html|titolo= Bran Castle official website|accesso= 2020-07-12 }}</ref>