Castegnero: differenze tra le versioni

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Medioevo: ortografia
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È probabile che nel Medioevo Castegnero disponesse di due castelli: il più importante sul monte denominato "Castellaro", il secondo nei pressi della chiesa di San Giorgio che dipendeva dalla pieve di San Mauro di Costozza; le prove dell'esistenza di quest'ultimo risultano da un atto del 1266<ref>Dal quale risulta che il Vescovo ed il Capitolo della Cattedrale di Vicenza investivano un certo Vincenzo di un sedime situato ''prope castrum et jura ecclesie S. Giorgi''</ref> e dai resti antichi incorporati nel campanile e tuttora visibili. Una roccaforte esisteva anche a Villaganzerla, di proprietà dei nobili Ganzerla, famiglia da cui il paese prese più tardi il nome<ref name = Canova >Antonio Canova e Giovanni Mantese, ''I castelli medievali del vicentino'', Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, p. 44</ref>.
 
Castegnero si trovava in una delle zone maggiormente soggette alle scorrerie dei Padovani e così nel 1312, quando Vicenza passò sotto gli Scaligeri, la località fortificata nei pressi del ponte sul Bisatto fu espugnata e i pochi contadini di guardia furono gettati nel canale, mentre la popolazione si rifugiò nei "covilicovoli", le grotte naturali dei colli circostanti. Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, il territorio di Castegnero fu soggetto, sotto l'aspetto amministrativo e fiscale, al Vicariato civile di [[Barbarano Vicentino|Barbarano]] e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo<ref>Antonio Canova e Giovanni Mantese, ''I castelli medievali del vicentino''’, Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, p. 40</ref>.
 
=== Epoca moderna e contemporanea ===