Advanced Packaging Tool: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
La prima versione venne pubblicata il 16 agosto 1998 ede introdottointrodotta per la prima volta in Debian 2.1, pubblicato il 9 marzo 1999, mentre il 1º aprile 2014 è giunto alla versione 1.0.<ref name="qa.debian.org">{{cita web|url=https://packages.qa.debian.org/a/apt/news/20140401T170442Z.html|titolo=Accepted apt 1.0 (source all amd64)|sito=qa.debian.org|accesso=17/04/2014}}</ref>
 
Il 18 marzo 2020 è stata pubblicata la versione 2.0 che introduce il comando ''satisfy'' per la gestione e risoluzione di eventuali conflitti di dipendenze relative a pacchetti già installati e una modalità della selezione dei pacchetti simili ad ''[[aptitude]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.miamammausalinux.org/2020/03/novita-per-il-package-manager-di-debian-rilasciato-apt-2-0/|titolo=Novità per il package manager di Debian: rilasciato APT 2.0|autore=Marco Bonfiglio|data=18 marzo 2020}}</ref>
 
== Caratteristiche ==
Contrariamente a [[dpkg]], apt è in grado di gestire le [[Dipendenza (informatica)|dipendenze]] in fase di [[installazione (informatica)|installazione]] e rimozione di [[software]]; è concepito per l'installazione di software da [[repository]] connettendosi ada [[internet]] ede inoltre ha la particolarità di sfruttare contemporaneamente diverse sorgenti di pacchetti (sorgenti remote [[File Transfer Protocol|FTP]] e [[Hypertext Transfer Protocol|HTTP]], [[Compact Disc|cdromCD-ROM]], [[DVD]] e [[disco rigido]]), di gestire autonomamente diverse distribuzioni di pacchetti e di permettere velocemente l'[[upgrade|aggiornamento]] del sistema operativo ada una particolare [[distribuzione Linux|distribuzione]]. Può anche gestire pacchetti scaricati su una macchina senza connessione utilizzando ''apt-offline''.
 
La lista delle sorgenti software da cui attingere i pacchetti è contenuta nei [[file]]:<ref>{{cita web|url=https://manpages.debian.org/testing/apt/sources.list.5.it.html|titolo=SOURCES.LIST(5)}}</ref>
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<code>/etc/apt/sources.list.d</code>
 
Nelle distribuzioni GNU/Linux che usano tale gestore di pacchetti (come [[Debian]] e [[Ubuntu]]) è disponibile come interfaccia grafica [[Synaptic]] ede aptituteaptitude, quest'ultimo può anche essere utilizzato in modalità testuale.
 
== Esempi di utilizzo ==
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=== Rimozione dei pacchetti ===
La rimozione è effettuabile attraverso l'utilizzo del parametro <code>apt-get remove</code> che però si limita a rimuovere solo il pacchetto e non i filesfile di configurazione:
 
apt-get remove ''nomepacchetto''
 
Per rimuovere, oltre i pacchetti, anche i filesfile di configurazione utilizzati dagli stessi, digitare:
 
apt-get remove --purge ''nomepacchetto''
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apt-get upgrade
 
Per aggiornare tutti i pacchetti e rimuovere gli obsoleti nonchènonché le relative dipendenze:
 
apt-get dist-upgrade
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Al posto di ''distribuzione'' deve essere indicata la distribuzione che si vuole gestire (di solito uno dei tre rami di sviluppo ''stable'', ''testing'' o ''unstable'', oppure esplicitamente la versione, per esempio ''woody'', ''sarge'' o ''etch'').
 
Le ''sezioni'' indicheranno quali parti della distribuzione dovranno essere gestite (normalmente si possono trovare ''main'' (i pacchetti completamente liberi, la maggioranza), ''non-free'' (i pacchetti distribuiti sotto una [[licenza (informatica)|licenza]] non libera) e ''contrib'' (pacchetti liberi che però dipendono da altri non liberi). Al termine delle modifiche di <code>/etc/apt/sources.list</code> è necessario tuttavia, affinchèaffinché APT riconosca le modifiche, digitare:
 
apt-get update