Circuito combinatorio: differenze tra le versioni
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Si pone il problema di ottimizzare i circuiti combinatori. I criteri di ottimizzazione possono essere diversi a seconda dei problemi: per esempio, ottimizzazione dei costi, della funzionalità o della velocità; nella maggior parte dei casi si cerca una via ponderata per tutte queste esigenze. In particolare il costo di un circuito logico è caratterizzato dal numero di [[Porta logica|porte logiche]] utilizzate e dalla profondità, cioè dalla lunghezza del percorso tra l'input e l'output, che tiene conto dei ritardi temporali e dal numero di ingressi.
In questo contesto la '''sintesi''' di un circuito combinatorio o rete combinatoria è l'individuazione, una volta assegnata la specifica funzionale del circuito, del sistema digitale e delle interconnessioni che realizzano tale specifica. Per '''analisi''' di un circuito combinatorio si intende l'individuazione delle relazioni causa-effetto tra i segnali di ingresso, cioè le variabili booleane in ingresso, e le uscite del circuito. Per svolgere questi compiti si utilizza l'[[algebra di Boole]].
In generale una rete logica combinatoria viene progettata partendo da una descrizione funzionale della rete logica, cioè di quello che deve fare. A partire dall'[[algebra di Boole]], si rappresenta la rete logica con una [[funzione logica]], una [[tabella della verità]] o con una [[mappa di Karnaugh]]. Poi entra in gioco la riduzione della funzione in ''forma minima'', per ottimizzare la rete logica e infine si passa alla realizzazione effettiva circuitale.
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