Linguistica romanza: differenze tra le versioni

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le consonanti finali, che già nel latino classico erano poco usate, sono le più deboli e perciò tendono a cadere:
*-M serviva a indicare gran parte degli [[Accusativo|accusativi singolari]], nonché alcune terminazioni verbali della 1ª persona singolare. Della –M non rimane alcuna traccia nelle parole di più sillabe, per esempio amicum diventa amico, invece nei monosillabi, se non scompare, viene sostituita dalla "n", soprattutto nella Romània occidentale.
*-T :si dilegua ma rimane come marchio della 3ª persona singolare dei verbi francesi, ma non si pronuncia.; in molte varianti del sardo rimane ed è pronunciata (tendente a /d/ o /r/ e seguita da vocale paragogica)
*-S è ultima a cadere, perché aveva funzione grammaticale molto forte. La –S era usata in molti [[Nominativo|nominativi]] plurali e in tutti gli accusativi plurali, nonché nelle desinenze verbali della 2ª persona singolare e plurale. Nelle lingue romanze si conserva come marca del plurale e desinenza verbale solo in portoghese, spagnolo, catalano, occitano, francese, [[reto-romanzo]] e [[Lingua sarda|sardo]].
*A causa della caduta di alcune vocali finali di parola, dovuta all'evoluzione del sistema fonetico, si sono trovate al termine della parola le consonanti, che precedevano le vocali cadute, dette ''secondarie''. Quest'ultime, essendo deboli, in un primo momento diventano sorde e poi si dileguano.