Giuseppe Piermarini: differenze tra le versioni

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[[File:Milano - Il progetto del Piermarini per il teatro alla Scala - 1779.jpg|thumb|Giuseppe Piermarini, ''Progetto per il Teatro alla Scala'' (1779)]]
 
È proprio a Piermarini, infatti, che si deve il [[Teatro alla Scala]], da lui costruito fra il 1776 e il 3 agosto 1778, giorno in cui fu solennemente inaugurato con ''[[L'Europa riconosciuta]]'' di [[Antonio Salieri]]. Il progetto si distinse ben presto per gli accorgimenti visivi, le qualità acustiche e la studiata dislocazione dei passaggi, delle scale, degli accessi e dei servizi; la facciata, invece, è caratterizzata dalla presenza di elementi del linguaggio classico che, fondendosi, danno vita a uno stile severo e lineare, tipicamente neoclassico. Tali caratteristiche furono sentitamente lodate da [[Pietro Verri]], [[Ugo Foscolo]] e, in particolare, da [[Stendhal]], il quale ritenne la Scala «più bel teatro del mondo, quello che dà il massimo godimento musicale. È impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo».<ref>{{cita web|editore=Focus|accesso=15 novembre 2016|titolo=La storia del teatro della Scala|data=3 agosto 2016| url=http://www.focus.it/cultura/storia/inaugurazione-teatro-alla-scala-storia}}</ref> La Scala, comunque, fu seguita dalla costruzione del teatro milanese della Cannobbiana (ora demolito), del teatro di Mantova (1782-1783) e di quello di Monza, sempre del Piermarini.<ref name=tr>{{cita libro|autore=[[AmbrogioKatharina Annoni]]|editore=Treccani|collana=EnciclopediaDel Italiana|titolo=PIERMARINIBianco, ''Der Architekt Giuseppe|accesso=15 agostoPiermarini und seine Theater für Monza, Mantua, Crema und Matelica / L'architetto Giuseppe Piermarini e i suoi teatri per Monza, Mantova, Crema e Matelica'', Diss. Università degli Studi di Erlangen, 2016|anno=19352015|url=httphttps://wwwopus4.treccanikobv.itde/enciclopediaopus4-fau/giuseppe-piermarini_(Enciclopedia-Italiana)frontdoor/index/index/docId/6466}}</ref>
 
A lato dell'attività concretamente progettuale, Piermarini proseguì la sua carriera architettonica intraprendendo anche la strada dell'insegnamento, a partire dalla nomina a professore di Architettura Superiore all'Accademia di Brera nel 1796. Trascorse i suoi ultimi anni nella quiete idillica di Foligno, dove poté finalmente dedicarsi alle sue passioni giovanili (scienza e matematica), non mancando tuttavia di eseguire qualche lavoro nella cattedrale cittadina.<ref name=m>{{cita web|url=http://www.librari.beniculturali.it/opencms/export/sites/dgbid/it/documenti/Profilo_Piermarini.pdf|accesso=15 novembre 2016|titolo=Profilo di Giuseppe Piermarini|editore=Ministero per i Beni e le Attività Culturali}}</ref>