Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 13 ottobre
|AnnoMorte = 1915
|NoteMorte =<ref name="Leñero89">{{citeCita booklibro|titletitolo=El infierno: Parafrasis de "El infierno," primera parte de la Divina comedia de Dante Alighieri |pagep=144 |yearanno=1989 |publishereditore=UNAM |isbn=968-36-1058-7 |firstnome=Vicente |lastcognome=Leñero|authorlinkwkautore=Vicente Leñero}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = generale
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|AttivitàAltre = e [[ferroviere]]
|Nazionalità = messicano
|PostNazionalità = , combattente della [[rivoluzione messicana]] nella [[División del Norte]], l'esercito di [[Pancho Villa]]<ref name="Katz98">{{cite bookCita libro|titletitolo=The Life and Times of Pancho Villa |firstnome=Friedrich |lastcognome=Katz |authorlinkwkautore=Friedrich Katz |pagespp=[https://archive.org/details/panchovilla00katz/page/221 221, 269–272, 328–329] |yearanno=1998 |publishereditore=Stanford University Press |isbn=0-8047-3046-6 |url-access=registration |url=https://archive.org/details/panchovilla00katz/page/221 }}</ref>
}}
 
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Lasciato l'esercito, trovò lavoro in ferrovia come macchinista. Si sposò nel 1906 con Luz Dessen, una donna bellissima, che morì di parto nel [[1907]]. La bambina nata sopravvisse una sola settimana. Questo evento lo avrebbe segnato per tutta la vita.
 
I futuri compagni della [[División del Norte]] lo descrivevano come un tipo stranissimo. Alto, robusto, faccia tonda, carnagione scura ma occhi chiari, sguardo magnetico. Era un buon giocatore di [[scacchi]], coraggioso e temerario, sempre pronto alla sfida, al duello, al litigio, propenso ad [[Alcolismo|alcolizzarsi]] troppo spesso perdendo completamente la ragione, diventando violento più di quanto lo fosse in combattimento. Accanto a [[Pancho Villa]] sembrava calmarsi, ma era sempre difficile controllarlo, spietato all'inverosimile verso i nemici e verso chiunque gli si parasse davanti per qualsiasi motivo.<ref name="Durschmied02">{{citeCita booklibro|titletitolo=Blood of Revolution: From the Reign of Terror to the Rise of Khomeini |firstnome=Erik |lastcognome=Durschmied |pagespp=100, 102, 111 |yearanno=2002 |publishereditore=Arcade Publishing |isbn=1-55970-607-4}}</ref>
 
Per dare un'idea del personaggio, il suo passatempo preferito era la [[roulette russa]] nella variante “messicana”: ci si sedeva tutti intorno ad un tavolo, si prendeva un revolver carico, si armava il cane e lo si lanciava in aria. Se cadeva sbattendo il cane questo scattava facendo partire il colpo. Oppure si prendeva un revolver, carico, si armava il cane e lo si metteva di piatto sulla superficie del tavolo, facendolo girare velocemente su se stesso. Ogni tanto il cane poteva sbloccarsi e sparare un colpo mentre il revolver girava, colpendo a casaccio uno dei presenti. Solitamente si faceva questo gioco completamente sbronzi.<ref name="Knight90">{{cite bookCita libro|titletitolo=The Mexican Revolution |firstnome=Alan |lastcognome=Knight |pagespp=[https://archive.org/details/mexicanrevolutio0000knig/page/117 117, 336] |yearanno=1990 |publishereditore=University of Nebraska Press |isbn=0-8032-7771-7 |url=https://archive.org/details/mexicanrevolutio0000knig/page/117 }}</ref>
 
Altrettanto estrema era la sua fedeltà alla rivoluzione ed in particolare a Pancho Villa: mai si è saputo di un suo coinvolgimento in complotti, sedizioni, tradimenti (numerosissimi nella rivoluzione messicana), mai ha disobbedito ad un ordine impartito personalmente dal suo capo, spesso era ''de facto'' la sua guardia del corpo, il suo braccio destro in battaglia come negli ambienti governativi, nelle riunioni militari e civili, negli spostamenti effettuati nei momenti dei combattimenti o di tregua.
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=== La rivoluzione ===
 
All'esplodere della [[rivoluzione messicana]], venne reclutato dai [[Maderismo|maderisti]] (sostenitori di [[Francisco Madero]]), per combattere Porfirio Díaz insieme ad un gruppo di minatori. Si trovò in seguito a combattere nell'[[Prima battaglia di Ciudad Juárez|Assedio di Ciudad Juárez]], dove conobbe per la prima volta Pancho Villa. In seguito alla [[Rivoluzione maderista|prima vittoriosa fase]] della rivoluzione depose le armi tornando a fare il macchinista. Nel [[1912]], quando Pancho Villa era stato arrestato ingiustamente per ordine del generale [[Victoriano Huerta]] durante la [[Ribellione di Orozco]], il treno con cui era stato deportato a [[Città del Messico]] e qui imprigionato nel famigerato carcere militare di Tlatelolco era pilotato proprio da Rodolfo Fierro, ma nessuno dei due sapeva della presenza dell'altro.<ref name="Rummel94">{{citeCita booklibro|titletitolo=Death by Government |firstnome=Rudolph J. |lastcognome=Rummel |pagespp=391 |yearanno=1994 |publishereditore=Transaction Publishers |isbn=1-56000-927-6}}</ref><ref name="Welsome07">{{citeCita booklibro|titletitolo=The General and the Jaguar: Pershing's Hunt for Pancho Villa: A True Story of Revolution and Revenge |firstnome=Eileen |lastcognome=Welsome |pagespp=10, 39 |yearanno=2007 |publishereditore=University of Nebraska Press |isbn=0-8032-2224-6}}</ref>
 
Nel giugno [[1913]] riprese le armi contro la nuova dittatura di Huerta, andando a combattere a capo di un gruppo di giovani durante la conquista della città di [[Victoria de Durango|Durango]], avvenuta il 17 giugno da parte delle forze comandate da [[Tomás Urbina]]. Passò quindi agli ordini di quest'ultimo ma, a settembre del 1913, durante il concentramento di forze in vista della prima battaglia delle città lagunari, Urbina ordinò a Fierro, non si sa perché, di passare senza nessun sottoposto ai suoi ordini nell'armata di Pancho Villa. Da questo momento sarebbe diventato il suo braccio destro, il suo uomo di fiducia e non si sarebbero più separati.
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=== "El carnicero" ===
 
La fama sinistra che lo accompagnava fece nascere molti aneddoti riguardanti la sua brutale spietatezza, tanto da essere soprannominato da amici e nemici ''El carnicero'' (il carnefice)<ref name="Rubenstein04">{{citeCita booklibro|titletitolo=Greed, Rage, and Love Gone Wrong: Murder in Minnesota |firstnome=Bruce |lastcognome=Rubenstein |pagespp=157 |yearanno=2004 |publishereditore=University of Minnesota Press |isbn=0-8166-4338-5}}</ref><ref name="Krauze97">{{citeCita booklibro|titletitolo=Mexico: Biography of Power : a History of Modern Mexico, 1810-1996 |url=https://archive.org/details/mexico00enri |url-access=registration |firstnome=Enrique |lastcognome=Krauze |authorlinkwkautore=Enrique Krauze|author2autore2=Hank Heifetz |yearanno=1997 |publishereditore=HarperCollins |isbn=0-06-092917-0}}</ref>: questo nomignolo gli venne affibbiato in seguito all'esecuzione di 300 ''Colorados'' fatti prigionieri da lui effettuata in un recinto di cavalli. Con 3 pistole che un amico gli caricava continuamente, faceva entrare nel recinto 10 prigionieri alla volta uccidendoli mentre quelli correvano disperati.
 
[[John Reed]], giornalista statunitense corrispondente del ''Metropolitan'' al seguito di Villa, raccontava che in due settimane trascorse a Chihuahua dopo la sua conquista da parte della División del Norte, Fierro aveva ucciso 15 persone a sangue freddo. Il generale statunitense, [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti|capo di stato maggiore dell'esercito]], [[Hugh L. Scott]], raccontava che in una casa di [[Hidalgo del Parral]], Fierro aveva ucciso a sangue freddo 34 persone per puro divertimento. Queste storie erano esagerate e condite di fantasia volta a diffamare la reputazione di Fierro, ma non si discostavano molto dalla realtà.